Lunedi 9 Novembre 2009, la direzione aziendale della neonata Jabil Circuit Italia e le OO.SS. si sono incontrate presso Confindustria Caserta per discutere dell'andamento produttivo della società.
Nonostante i titoli altisonanti dei quotidiani di qualche settimana fa, la direzione aziendale non ha presentato un quadro proprio roseo: infatti ha annunciato dissaturazioni (in termini di settimane di fermata) importanti in quasi tutti i comparti destando un certo scalpore tra i presenti che credevano di potersi cullare sugli allori. Le varie settimane di dissaturazione denunciate sono state mitigate (o meglio, ridotte) durante la riunione, da una serie di fattori quali percorsi di mobilità, CIG volontarie, cessioni di ramo d'azienda (per le attività logistiche), corsi di formazione e l'immancabile solare.
Tenendo conto dei fattori sopracitati, le settimane sono state quantizzate in otto (quasi dimezzate) ma la discussione era ben lungi dal terminare. Infatti restava ancora da stabilire la percentuale di retribuzione delle stesse, fermo restando la retribuzione indiretta (maturazione ferie,par,tredicesima ecc. trattamento già in vigore in Jabil Circuit).
Ed è proprio a questo punto che c'è stata la mancata intesa: l'azienda non ha accolto la proposta delle OO.SS. di retribuire 4 settimane all'80% e le restanti al 100% (evidentemente preferiva un bel 80% netto, magari scontato ancora di più). Risultato: rottura del tavolo e niente accordo.
Nel frattempo, mentre voci di corridoio danno per certo un accordo entro la fine della settimana, qualcuno (siamo alle solite) si porta avanti con il lavoro (magari per prendere capra e cavoli) chiedendo con insistenza di pianificare entro Novembre alcuni giorni di ferie.
Nonostante i titoli altisonanti dei quotidiani di qualche settimana fa, la direzione aziendale non ha presentato un quadro proprio roseo: infatti ha annunciato dissaturazioni (in termini di settimane di fermata) importanti in quasi tutti i comparti destando un certo scalpore tra i presenti che credevano di potersi cullare sugli allori. Le varie settimane di dissaturazione denunciate sono state mitigate (o meglio, ridotte) durante la riunione, da una serie di fattori quali percorsi di mobilità, CIG volontarie, cessioni di ramo d'azienda (per le attività logistiche), corsi di formazione e l'immancabile solare.
Tenendo conto dei fattori sopracitati, le settimane sono state quantizzate in otto (quasi dimezzate) ma la discussione era ben lungi dal terminare. Infatti restava ancora da stabilire la percentuale di retribuzione delle stesse, fermo restando la retribuzione indiretta (maturazione ferie,par,tredicesima ecc. trattamento già in vigore in Jabil Circuit).
Ed è proprio a questo punto che c'è stata la mancata intesa: l'azienda non ha accolto la proposta delle OO.SS. di retribuire 4 settimane all'80% e le restanti al 100% (evidentemente preferiva un bel 80% netto, magari scontato ancora di più). Risultato: rottura del tavolo e niente accordo.
Nel frattempo, mentre voci di corridoio danno per certo un accordo entro la fine della settimana, qualcuno (siamo alle solite) si porta avanti con il lavoro (magari per prendere capra e cavoli) chiedendo con insistenza di pianificare entro Novembre alcuni giorni di ferie.
5 commenti:
Hanno fatto un vero e proprio casino chiedendo questi giorni per novembre, perchè a chi tiene le ferie hanno detto fatti le ferie mentre a chi non le aveva hanno detto fai cassa. Poi a certi reparti hanno detto, voi fate sei giorni mentre altri reparti solo un giorno o niente proprio.
Intanto parecchia gente è stata a casa ieri e l'altroieri, poi magari lunedi fanno l'accordo e bisogna fare altri giorni,
Ma insomma sta cavolo di azienda sta così disperata di soldi?? E meno male che dovevamo stare bene con questa Jabil con il suo piano industriale.
A me mi pare che ogni mese, siamo noi che gli dobbiamo dare un pò di ferie sennò dichiarano fallimento!
E mettetevi scuorno, PEZZIENTI!!!
Hai ragione Lucariello, sono proprio dei pezzenti e quando lunedi fanno l'accordo ci facciamo tante belle risate.
quà siamo alle solite balle di chi scrive ...le settimane di cigs sono 14 richieste dall'azienda se poi se ne vanno 50 dipendenti in mobilità e si fà un accordo di cessione di 100 persone le settimane passano a 11 e nn 8 poi 3 di queste sono a corsi di formazione e quindi al 100x100 2 8 di cigs di queste 2 sarebbero integrate dall'azienda al 100x100 quindi resterebbero 6 sett. di cigs all'80 x 100 retribuite dall'inps ora ci resta da capire chi le farà vista la fuga di personale nelle isole felici dove si continua a fare 3° turno e straordinario allora c'è da chiedere a qualche avvocato dell'lavoro può la stessa azienda tenere in cigs parte dei lavoratori e un altra parte farli fare straordinario o è passibile di denuncia può un sindacato degno di questo nome nn sindacare questo aspetto e si può trattare con un azienda del genere e continuare a far finta di niente ma quanto ci costa il passato e il n°28 mi ritorna inmente ...ciao meditate gente meditate!!!
Complimenti all'anonimo delle 16.15, noto che già conosci le norme della cigs/o in termini economici e di durata. Ma fai attenzione a non credere in tutto a quello che ti dicono soprattutto per quando riguarda la parte economica. Non guardare solo i colleghi del ruad che lavorano anche di notte (fortunatamente hanno il lavoro), ma verifica sé è normale in un’azienda avere personale in cigs e dare lavoro a ditte esterne. Inizia a guardare oltre il tuo naso. Ciao
Si vabbuò, qua ognuno spara settimane e percentuali a tutta forza e la conta come la vuole contare. Intanto la riunione di lunedi è saltata perché l'azienda non ha voluto fare fifty-fifty e la settimana scorsa già si parlava che stavano ritrattando.
Secondo me c'è solo una grande confusione e ci sono persone che sguazzano nelle acque sporche, tutto a discapito dei lavoratori.
Ma tanto domani sapremo di che morte dovremo morire e speriamo che si degnino di scrivere uno straccio di comunicato per far sapere a tutti che hanno deciso di fare di noi.
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