domenica 29 marzo 2009

Cassa, bugie e videotape

Nello stabilimento Jabil CM di Marcianise, i lavoratori attendevano trepidanti le decisioni dell'azienda a proposito della chiusura programmata per i giorni 30, 31 Marzo e 1, 2 e 3 Aprile causa il necessario ed imminente rinnovamento dell'infrastruttura SAP. Quando poche ore prima dell'incontro si diffonde la notizia che il cambio SAP è stato rimandato di un mese per motivi tecnici e di conseguenza, pensavano i lavaratori, anche il fermo delle attività.

Tuttavia la direzione aziendale, nell'incontro pomeridiano, manifesta la sua volontà a voler effettuare comunque 2 giorni di fermo a causa del calo produttivo, dimenticando di aver demandato la problematica alle sedi ministeriali: infatti le OO.SS. avevano inoltrato comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Le rappresentanze sindacali hanno manifestato la loro contrarietà all'azienda che per tutta risposta ha dichiarato che, in caso di mancato accordo, avrebbe proceduto unilateralmente.

Il giorno dopo, in mancanza di accordo tra le parti, ecco comparire un comunicato aziendale dove si rende noto ai lavoratori che l'azienda ha richiesto 13 settimane consecutive di CIG ordinaria per 330 lavoratori a decorrere dal 9 Aprile.

E meno male che se ne doveva discutere al Ministero.

Aggiornamento: previsto incontro in Confindustria Caserta per il giorno 6 aprile

martedì 24 marzo 2009

Che si SAPpia

Oggi in Confindustria Caserta si sono incontrate direzione aziendale Jabil CM, OO.SS. provinciali ed RSU aziendale per discutere dell'attuale scarsezza di commesse e dell'imminente rinnovamento dell'infrastruttura SAP, per la quale ricordo, l'azienda aveva chiesto a suo tempo ben 7 giorni di chiusura collettiva (manco si dovesse spostare un intero comprensorio, mentre l'estate scorsa abbiamo lavorato con gli "operai in casa"...bizzarrie aziendali!).

Il fantasma del calo delle commesse è stato rapidamente scacciato (con consenso unanime) e relegato nella sua sede opportuna cioè quella ministeriale. Il motivo è presto detto e va ricercato in quel protocollo d'intesa siglato un anno fa (lo leggete qui) disatteso completamente per quanto riguarda i punti 2 e 4 , "conferire alla società cessionaria i prodotti sviluppati e le loro evoluzioni tecnologiche" e "si impegna a presentare un piano industriale che sarà oggetto di confronto con le OO.SS.". Stiamo ancora aspettando.

In seguito è stata aperta una piccola parentesi sul recente ingresso di personale a contratto di somministrazione (5 unità che si sommano con le 8 già presenti), in netto contrasto con le dichiarazioni aziendali di calo di commesse e volontà di chiusura collettiva (altra bizzarria aziendale).

Dopodichè si è passati col discutere della fermata lavori generalizzata per indisponibilità del sistema di gestione ordini che dovrebbe paralizzare le attività del comprensorio. Alla regola fa eccezione il Centro Riparazioni che dichiara di poter lavorare anche in assenza di supporto informatizzato (carta, penna e calamaio), però non riesce a fare a meno del sabato a doppio turno (altra bizarria aziendale e siamo a TRE)

Per tutti gli altri lavoratori, i giorni di fermo si sono ridotti: via il 20 e il 27 (che ancora non si è capito che ci stavano a fare), restano il 30,31 Marzo e 1,2 e 3 Aprile. Precisamente, i lavoratori che dovranno astenersi dal lavoro in quei giorni, saranno solo quelli in possesso di ore residue degli scorsi anni (eccetto i PAR vecchi di 2 anni che verranno pagati con le prossime mensilità).

L'accordo che scaturirà da questo intenso giorno di discussione, verrà ratificato nei prossimi giorni: chissà se avremo il piacere di riunirci in assemblea oppure ci dovremo accontentare dei soliti comizi da corridoio.(dove si dicono tante fregnacce e poca sostanza)

lunedì 23 marzo 2009

Chiusura, mon amour

Si incontreranno domani presso Confindustria Caserta, i vertici aziendali Jabil CM, le OO.SS. territoriali e la RSU aziendale. Al centro della discussione, la volontà da parte dell'azienda di attuare alcuni giorni di chiusura collettiva, a causa dell'imminente cambio dell'infrastruttura SAP e ad un insolito calo di commesse (che strano, dovevamo scoppiare di salute!).

L'esigenza di chiusura generalizzata venne manifestata da parte dell'azienda il giorno 11 Marzo (vedi post Ancora cali,sotto con le ferie) e si sarebbe sicuramente giunti ad un accordo infelice (grazie ai soliti signori dalla firma facile e dagli scontati interessi) per i lavoratori se qualcuno non avesse proposto come tavolo di confronto, quello dell'Unione degli industriali.
In origine, i giorni designati alle ferie forzate erano 20, 27, 30, 31 Marzo e 1, 2 e 3 Aprile: troppi ed ingiustificati (soprattutto i venerdi 20 e 27, e gli ultimi giorni del mese) visto che l'attuale piattaforma SAP resterà in piedi fino al 31 di questo mese. Ma si sà, l'occasione fa l'uomo ladro, l'ignoranza regna sovrana e la pagnotta comanda su tutto/i.

Come se non bastasse, a tavolo non ancora aperto, nella giornata di oggi fanno il loro ingresso in fabbrica alcuni lavoratori a contratto di somministrazione: giusto alla faccia della crisi e dei lavoratori che dovranno restare a casa. Bravi, continuate cosi.

Per quanto riguarda l'area Ruad, nonostante la fermata tecnica del sistema, non si interromperanno le normali attività produttive, confermando l'attuale stato di saturazione lavorativa ed occupazionale: infatti nonostante i recenti spostamenti di personale, sono costretti loro malgrado a ricorrere ai contratti di somministrazione ed al lavoro straordinario (buon per loro). Peccato non poter sfruttare le risorse presenti in sede.

Ai lavoratori del centro riparazioni, si aggiungerà sicuramente altro personale necessario durante la fase di migrazione del sistema: spero che questa volta la direzione aziendale si decida a stilare un'elenco puntuale di persone e comunicarlo alla security aziendale per evitare inopportuni ed inutili "infiltrazioni" di fatui collaboratori.

sabato 21 marzo 2009

Il testo unico non si tocca

Vi invito a firmare l'appello di articolo21 in difesa del testo unico, basta cliccare qui, inserire nome, cognome, email e cliccare sul bottone invia.

Lavoro: il governo non manometta il testo unico sulla sicurezza


Il governo ha annunciato, ma speriamo si tratti di un falso annuncio, che nel prossimo Consiglio dei Ministri intenderebbe manomettere il testo unico per la sicurezza sul lavoro approvato nel precedente governo e peraltro in larga parte ancora disatteso. Si parla insistentemente di un'ulteriore riduzione delle sanzioni e delle pene peraltro molto esigue che vengono in molti casi sostanzialmente aggirate per mancanza dei necessari controlli. Intenzioni che non ci piacciono affatto e che sono in assoluta sintonia con le posizioni piu volte espresse dalla parte più aggressiva della Confindustria. Qualche giorno fa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha fatto di questo tema un tratto distintivo del suo mandato aveva invitato tutti a non abbassare la guardia anche e soprattutto in questo periodo di grave crisi economica e sociale. I provvedimenti annunciati al di là delle giustificazioni fornite non vanno in questa direzione. Per queste ragioni Articolo21 ha deciso di lanciare una campagna e una raccolta di firme per chiedere al governo di non assumere questa decisione e di non portare questi provvedimenti al prossimo Consiglio dei Ministri.

giovedì 19 marzo 2009

E sai che ti dico?

I dipendenti possono dire al capo, nell'ambito di un'accesa discussione, "chi ca... credi di essere": non è un buon motivo per licenziarli.

A sdoganare una delle espressioni più usate negli uffici italiani è stata la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 6569 del 18 marzo 2009, ha respinto il ricorso di una società che aveva licenziato un lavoratore dopo un brutto alterco con il capo.

Si ringrazia per la segnalazione Debora Alberici - www.cassazione.net

martedì 17 marzo 2009

Quale rapporto tra RLS e sindacato?

Colgo l'occasione per segnalarvi il seguente articolo "Quale rapporto tra RLS e sindacato? Quale storia e quale futuro?" di Giorgio Zanutto, presentato in occasione del 63° Consiglio Nazionale FALCRI. Vi invito inoltre a consultare il sito Diario per la prevenzione presente anche nella nostra sezione Links.

Riporto integralmente alcuni passaggi fondamentali dell'articolo e vi allego la sintesi ed il documento completo in formato .doc.

"Sindacato o Istituzioni non devono abbandonare a sé stesse tali figure (gli RLS, ndr), già ora fin troppo smorte. Devono al contrario preoccuparsi anzitutto di far si che esistano (che ci siano) e, in secondo luogo, che abbiano una preparazione adeguata e che il loro ruolo sia effettivo …omissis… quindi non soltanto l’RLS non deve essere abbandonato a sé stesso, ma al contrario deve essere coltivato come un fiore talvolta delicato, ma essenziale."
"Il lavoratore che si ritrova a dover ricoprire tale ruolo, c’è da ritenere che necessiti in primo luogo della consapevolezza che la specifica funzione richiede.
E la consapevolezza la si ottiene, col tempo, attraverso la teoria e la pratica, attraverso lo studio, l’ascolto, l’osservazione, il confronto."
"Quale futuro quindi?
Il futuro non è scritto. Il futuro sarà quello che, con saggezza sapremo costruirci. Esso sarà a nostra immagine e somiglianza. Porterà i nostri geni."

Buona lettura

giovedì 12 marzo 2009

Compatti e contraddetti

Oggi nel comprensorio marcianisano Jabil CM ha avuto diffusione capillare e fulminea, un trafiletto tratto dalla Gazzetta di Caserta di Mercoledi 11 Marzo, con una breve intervista ad Antonio Orlando, RSU Uilm. Nell'articolo Orlando parla di un "futuro che sembra roseo, tanto che non è escluso l'assunzione di altri giovani interinali per l'aumento dei carichi produttivi" (ma non eravamo in crisi produttiva?).
Viene anche menzionato il prossimo coordinamento nazionale al quale verrà invitato il segretario regionale Uilm, Sgambati e il management aziendale vista l'uscita degli ultimi lavoratori ex-Siemens prevista per le prossime settimane.
L'articolo si chiude con l'auspicio di rinnovamento della delegazione sindacale che ospita "ancora due sindacalisti, definiti irriducibili, Carlo Cristoforo della Fim/Cisl e Sebastiano Pingue della Fiom/Cgil".

L'intervista è stata smentita dall'ignaro Orlando che afferma di non aver rilasciato dichiarazioni in questi giorni. Aggiunge inoltre che appare evidente si tratti di "un fotomontaggio tra un articolo di vecchia data e la testata del giornale di ieri". Quindi sono in discussione le date e non le dichiarazioni, sicuramente non precedenti al 2009.

Riguardo la convocazione RSU di ieri, i delegati Maffei e Pascariello hanno provveduto ad informare i lavoratori con una comunicazione. Nella stessa l'azienda viene diffidata dal mettere in atto comportamenti "antisindacali" come quello di chiedere ai singoli lavoratori di pianificare giorni di permesso per i mesi di Marzo ed Aprile, prima che il confronto presso Confindustria Caserta possa avere luogo (vergogna, vi siete fatti beccare con le mani nella marmellata).

Non gradita la missiva dai restanti 6 membri RSU, non tarda ad arrivare la loro replica, a firma RSU Fim/Uilm che inneggia alla compattezza e alla costruttività (certo che hanno una bella faccia di bronzo).

I delegati Pascariello e Maffei controbbattono prontamente e di seguito vi riporto un breve passaggio "Oggi in fabbrica erano presenti 8 delegati su 9. Quale migliore occasione di compattezza e “costruttivita’” convocare una rsu e redigere un comunicato unitario sull’incontro di ieri tra Rsu e Azienda ?" Non mi sembra questo l'atteggiamento di due membri Rsu poco predisposti a stilare un comunicato RSU unitario.

Vi lascio alle vostre amare considerazioni.

mercoledì 11 marzo 2009

Ancora cali, sotto con le ferie

Oggi nel sito marcianisano Jabil CM, la direzione aziendale ha convocato la RSU di fabbrica per confrontarsi su alcune questioni di vitale importanza(e magari siglare un bell'accordo svelti, svelti).
Smentendo quello che si erano detti in Confindustria Caserta il 17 Febbraio (i volumi produttivi dovevano crescere gradualmente culminando ad Agosto per la gioia di tutti), l'azienda ha dichiarato un altro brusco calo produttivo e pertanto avrebbe intenzione di chiedere un ennesimo sforzo ai lavoratori per sostenerla in questo tragico momento (la ciccia ce la mettiamo sempre noi).

Tradotto in parole povere, la direzione aziendale vuole mettere di nuovo i lavoratori in ferie forzate, approfittando (molto sportivamente) anche dell'imminente cambio piattaforma SAP: i giorni designati allo scopo sarebbero 20, 27, 30, 31 Marzo e 1, 2 e 3 Aprile.

Naturalmente il personale del Ruad è escluso da questo ennesimo piano anticrisi, visto che, nonostante le recenti acquisizioni provenienti dai reparti "scarichi", i lavoratori del centro riparazioni sono costretti a prestare servizio 6 giorni su 7, a turno.

Sempre in tema di lavoro straordinario, trovo alquanto bizzarro da parte dell'azienda, parlare di calo di produzione quando neanche dieci giorni fa, ha riconfermato i contratti di somministrazione (per la gioia dei vecchi magnoni che possono ricominciare la tratta degli interinali).

E' fuor di dubbio che le richieste avanzate dall'azienda cozzano (e non poco) con i suoi attuali comportamenti. Fortunatamente visto il calibro della discussione e vista l'indisponibilità di alcuni membri RSU (non certo i magnonifici 6, per i quali l'accordo era già bello e firmato!), la discussione "ferie forzate 2" è stata rimandata e spostata a ben altri tavoli, (proporrei quello di Confindustria approfittando delle verifiche mensili proposte) in data da destinarsi.

venerdì 6 marzo 2009

Lo strano caso del deferimento di...

Molti di voi ricorderanno sicuramente lo sciopero "anticrisi" proclamato da Fiom e Cgil il 13 Febbraio scorso a Roma, un venerdi (giusto per scaramanzia). Naturalmente lo stabilimento di Marcianise della Jabil CM, un tempo Nokia Siemens, per coerenza con gli scorsi scioperi ha registrato le solite misere adesioni a quest'ultimo.
Tuttavia gli eventi scaturiti da quel Venerdi 13, provocano effetti ancora oggi: mi riferisco al deferimento del delegato Fiom Francesco Pascariello ed al suo recente comunicato. Negli ultimi commenti alcuni lettori ne hanno parlato e per consentire a tutti di poter dibattere sull'argomento ho deciso di scrivere questo post.

Ma procediamo con ordine e torniamo a quel Venerdi 13.
Sciopero anticrisi Fiom/CGIL, la RSU Jabil sciopera mentre il delegato Pascariello presta regolarmente servizio in fabbrica. Due dei partecipanti alla manifestazione, D'Addio e Betunio (RSU il primo, ex-RSU il secondo), ritornano in fabbrica senza autorizzazione e affiggono un manifestino (non firmato, come vuole la tradizione) dove esprimono il proprio sdegno per la presenza in fabbrica di un rappresentante sindacale, alludendo al delegato Pascariello.

La presenza dei due manifestanti non passa inosservata nel comprensorio ed arriva alle orecchie del delegato Pascariello che esorta l'ex-RSU ad apporre la propria firma quando esterna concetti sui comportamenti altrui.

La settimana successiva, l'ex-RSU Betunio risponde al delegato Pascariello con un comunicato "Eccoti servito" debitamente firmato stavolta. Dopodichè la vicenda sembrava conclusa e dimenticata. Infatti i più erano intenti a calcolare i PAR da farsi pagare, dopo la pepata assemblea di Lunedi 23 Febbraio.

Invece, le bacheche (e le caselle email) aziendali hanno dato il loro benvenuto al mese di Marzo, con un comunicato interno Fiom che informava i lavoratori del deferimento del delegato Pascariello per il comportamento tenuto in occasione di quel Venerdi 13 (quando fa comodo a qualcuno l'informazione viene prima di tutto, quando invece si tratta di far pagare i PAR come da contratto, l'informazione passa in secondo piano!).

Non priva di conseguenze, l'entrata in fabbrica dopo la manifestazione, per l'ex-RSU Betunio che si è procurato una lettera di contestazione da parte dell'azienda mentre l'addetto alla Security, che gli ha consentito l'accesso si è guadagnato una sospensione dal lavoro: incolume dalla mannaia giustizialista aziendale il delegato "ectoplasma" D'Addio.

Oggi, 5 Marzo invece le bacheche aziendali hanno accolto il comunicato del delegato Pascariello, rivolto agli iscritti Fiom e non, nel quale egli conscio del suo gesto, spiega che approfitterà della convocazione per mettere a conoscenza della commissione di garanzia, della crisi di principi e di valori dell'attuale RSU/FIOM.

Adesso mancano solo i vostri commenti ed il dibattito che ne conseguirà.

giovedì 5 marzo 2009

Perdinci e anche perbacco

Vi segnalo l'iniziativa dell'associazione Amici di Totò-onlus insieme a Mondoconsumatori contro le morti sul lavoro: