martedì 17 marzo 2009

Quale rapporto tra RLS e sindacato?

Colgo l'occasione per segnalarvi il seguente articolo "Quale rapporto tra RLS e sindacato? Quale storia e quale futuro?" di Giorgio Zanutto, presentato in occasione del 63° Consiglio Nazionale FALCRI. Vi invito inoltre a consultare il sito Diario per la prevenzione presente anche nella nostra sezione Links.

Riporto integralmente alcuni passaggi fondamentali dell'articolo e vi allego la sintesi ed il documento completo in formato .doc.

"Sindacato o Istituzioni non devono abbandonare a sé stesse tali figure (gli RLS, ndr), già ora fin troppo smorte. Devono al contrario preoccuparsi anzitutto di far si che esistano (che ci siano) e, in secondo luogo, che abbiano una preparazione adeguata e che il loro ruolo sia effettivo …omissis… quindi non soltanto l’RLS non deve essere abbandonato a sé stesso, ma al contrario deve essere coltivato come un fiore talvolta delicato, ma essenziale."
"Il lavoratore che si ritrova a dover ricoprire tale ruolo, c’è da ritenere che necessiti in primo luogo della consapevolezza che la specifica funzione richiede.
E la consapevolezza la si ottiene, col tempo, attraverso la teoria e la pratica, attraverso lo studio, l’ascolto, l’osservazione, il confronto."
"Quale futuro quindi?
Il futuro non è scritto. Il futuro sarà quello che, con saggezza sapremo costruirci. Esso sarà a nostra immagine e somiglianza. Porterà i nostri geni."

Buona lettura

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella nostra azienda, l'unico RLS che fa il suo dovere, non solo viene abbandonato ma viene anche considerato una rompiballe che con le sue assurde pretese sulla sicurezza, rallenta la produzione e quindi e' l'azienda e i lavoratori.
Gli altri due RLS, eletti democraticamente senza nessuna votazione da parte dei lavoratori, invece se ne fottono altamente della sicurezza dei lavoratori e pensano alle assunzioni degli interinali, cosa buona e giusta, per la loro tasca. Sopratutto per uno di loro, che se ne potrebbe andare in pensione, ma preferisce fottersi altri soldi cosi la pensione e' piu' ricca.

Evviva l'Italia!

Anonimo ha detto...

Oserei commentare con un verso di un grandissimo cantante Rino Gaetano sulle strofe di "Berta Filava".....

E Carluccio filava, filava la lana,la lana per le assunzioni,e se ne fotteva dei lavoratori,anvedì Carluccio......

Anonimo ha detto...

Ringrazio il moderatore per la sua puntuale informazione su un argomento così delicato,difficile,ma di estrema importanza come la sicurezza sul luogo di lavoro. La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro sono garantiti solo se a questi obbiettivi partecipano attivamente tutti coloro che intervengono in quell'attività lavorativa pur se con ruoli e livelli di responsabilità diverse,nonchè dalle istituzioni e dalle strutture sindacali esterne.
Queste condizioni che oggi sono dettate dall'ottimo Testo Unico (81/08)devono non solo permettere nell'immediato di tutelare al meglio i lavoratori, ma contribuire a determinare quella cultura della salvaguardia della salute e della sicurezza del lavoratore perchè considerata un valore sociale ma anche della stessa azienda. Gli infortuni sul lavoro o le assenze per malattia determinate da cattive condizioni di lavoro rappresentano un costo molto elevato per lo Stato in termini economici (ricoveri,cure,terapie medicinali,indennità di malattia etc.)ma anche un costo in termini sociali come ridotta funzione psico-fisica di un cittadino- lavoratore che in quanto tale produce non solo ricchezza materiale ma anche relazioni sociali,a partire da quelle familiari come la cura e l'educazione dei figli,dei genitori anziani, degli affetti in genere.Ed è per questo che, anche in luoghi di lavoro dove i rischi legati alla sicurezza sono o sembrano abbastanza limitati, i rischi per la salute vanno affrontati con la stessa determinazione con la quale si affrontano i primi. Bisogna combattere anche con forza e determinazione tutte quelle situazioni che possono configurarsi come possibili casi di mobbing ai danni di qualcuno, e proprio su questo argomento è fondamentale la collaborazione di tutti gli altri lavoratori che non devono cadere in atteggiamenti omertosi e debellare subito eventuali azioni messe in atto da singoli o da specifiche direttive aziendali.

Moderatore ha detto...

Sono io che ringrazio voi per questo ed altri contributi fattivi alla Bacheca.
Vi segnalo inoltre l'appello di articolo21 per la salvaguarda del Testo Unico: vogliono smantellarlo.
Mi raccomando, accorrete e firmate numerosi, e soprattutto divulgate la notizia a tutti i vostri contatti.