venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale

Eccoci qua, finalmente è Natale e fra pochi giorni potremo dire addio al vecchio 2009 (l'anno della crisi) e salutare festosamente il nuovo fiammante 2010.
E' stato certamente un anno difficile, anche se tirando le somme, ce la siamo passata meglio di altri colleghi metalmeccanici alle prese con la CIG da più tempo di noi (a volte non pagata), alle prese con gli scioperi e blocchi autostradali da più tempo di noi, alle prese con quello che è la realtà nel "bel Paese".

Ogni individuo è artefice della propria fortuna ed è in grado di cambiare il corso della sua vita: in fin dei conti, Volere è Potere.
Purtroppo però, non ci è dato di poter decidere tutto, e molto spesso si incontrano porte chiuse che non si riescono a scardinare, le cui chiavi sono in possesso di altri che per svariati motivi, non considerano chi è al di là di quelle porte: intere oneste famiglie di lavoratori.

A coloro che possono spalancare queste porte, il mio appello, la nostra preghiera: aprite quelle porte ed aprite i vostri cuori, fate tornare il nostro paese ad essere uno dei primi nel mondo, non per la presenza di criminalità organizzata o elevato tasso di disoccupazione, ma per legalità ed operosità.

Il primato di "terra di nessuno" e porto sicuro di speculatori & affini, non lo vogliamo, preferiamo che stia fuori dalla porta!

giovedì 3 dicembre 2009

Sicuro, comodo, futuro

In questi giorni, all'interno dello stabilimento Jabil Circuit di Marcianise sono in corso operazioni di re-layout volte al ridimensionamento/razionalizzazione della cosiddetta workcell Nokia Siemens Networks.

Come sempre accade in questi casi, gli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) sono stati invitati ad intervenire in una riunione indetta dal RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) il giorno 27 Novembre, per valutare gli eventuali rischi dovuti alla movimentazione e riorganizzazione dei reparti.

Secondo un comunicato sindacale, apparso il giorno 30 Novembre, ad opera di un RLS presente alla riunione, nell'operazione di re-layout il comparto NSN andrebbe a perdere una linea di produzione, una saldatrice a flusso d'onda, banchi di collaudo vari e qualche attività MW (una bella sfoltita), gettando ombre e dubbi sulla volontà del committente di fornire alla multinazionale americana l'evoluzione dei suoi prodotti (diversamente da quanto fece al Ministero dello Sviluppo Economico). Come se non bastasse, ai dubbi si aggiunge il fatto che i banchi di collaudo sembrerebbero in comodato d'uso, quindi proprietà del committente NSN (contrariamente alla linea di produzione) che ne può disporre a suo piacimento, minando anche la "sicurezza anti-dissaturazione" fornita dal Centro Riparazioni completamente popolato di apparecchiature in comodato d'uso.

Di altro avviso gli altri partecipanti alla riunione sulla sicurezza che, in un comunicato RLS, affermano che la linea verrà eliminata, mentre le postazioni di collaudo sarebbero state riallocate. Hanno chiarito che la riunione riguardava la sicurezza e non i volumi che vanno discussi a ben altri tavoli, ribadendo che la Sicurezza non deve essere merce di scambio e che essa "viene prima di ogni interesse personale, politico e di qualsiasi futuro!"

Nessun accenno al comodato d'uso delle apparecchiature di collaudo.

Attendiamo con pazienza.

mercoledì 25 novembre 2009

18 per uno e cassa per tutti(?)

Oggi nello stabilimento Jabil Circuit di Marcianise ci sono state le consuete assemblee retribuite per mettere a conoscenza i lavoratori del recente incontro presso Confindustria Caserta.
Da tempo memorabile non si vedevano i locali mensa cosi pieni, sia di lavoratori che di rappresentanti sindacali. Infatti dopo la recente fusione aziendale, il numero dei lavoratori è salito a ben 856 unità, compreso il numero dei membri RSU: ora se ne contano (e vantano) addirittura 18! Esclusi i segretari provinciali. (beati noi, con tutti questi RSU che difendono i diritti dei lavoratori, siamo in una botte di ferro)

L'assemblea si è aperta con le famose 14 settimane di dissaturazione (i più raccontano che in principio erano molte di più....) dichiarate dall'azienda che, (nella sua magnanimità) tenendo conto di alcuni fattori rilevanti, diminuivano sensibilimente (forse troppo) da 11 e poi ad 8 grazie al pacchetto "mobilità, part-time, CIGS volontaria" e "corsi di formazione" (quelli del tipo "firma e te ne vai a casa") per i quali si può contare su 20.000 ore sicure (residue) a cui si dovrebbero aggiungere 10.000 ore (da richiedere).
Quindi, con la fronte grondante di sudore, l'azienda dichiara 8 settimane di dissaturazione da coprire inevitabilmente con CIGS. Ma adesso arriva la nota dolente: i lavoratori potrebbero sperare in un'integrazione al 100% di alcune settimane? chiesero ingenuamente i nostri rappresentanti. Risposta: rottura del tavolo delle trattative. Adesso invece, la direzione aziendale ha dichiarato di voler corrispondere ai lavoratori 3 settimane su 8 al 100%, ma non subito (come con Pinocchio, prima la medicina e poi lo zuccherino) bensì alla fine del percorso di CIGS. Tuttavia nell'accordo confindustriale, di percentuali proprio non c'è traccia ed i soliti maligni ne hanno approfittato per insinuare che le ultime 3 settimane non verranno mai integrate.

Passata la palla ai lavoratori in assemblea, sono venuti fuori interessanti spunti di riflessione.
Ancora una volta è stata tirata in ballo la questione "ferie residue" che a quanto sembra non accennano a diminuire per alcuni fortunati indispensabili (tra cui alcuni RSU stando ai soliti maligni, ma quelli sono intoccabili, anche l'influenza non attecchisce), ma che comunque gravano sul bilancio aziendale. La faccenda istituti residui è trita e ritrita, ormai anche i muri lo sanno quello che sancisce il CCNL però ancora oggi qualcuno pronuncia eresie (ed il CCNL lo dovrebbe conoscere), prontamente smontate dal solito Maffei, per la gioia di chi, di residuo non ha più nulla.
Ulteriore approfondimento anche sulla questione CIGS volontaria che, a conti fatti, ESULA dal conteggio delle 8 settimane previste dall'accordo.
Interessante anche la verifica prevista entro Febbraio 2010 (punto 4) che in caso fosse negativa, per esempio a causa del mancato esodo volontario di alcuni o di 10.000 ore di corso in meno, porterebbe ad una revisione dell'accordo e ad una rettifica (a discapito dei lavoratori ovviamente) sul numero di settimane di CIGS.

In chiusura di assemblea, tralasciando le note di folklore alle quali siamo (ahinoi) abituati, alcuni RSU Circuit hanno ritenuto opportuno presentarsi alla vasta assemblea e si sono abbandonati ad alcune dichiarazioni riguardo la multinazionale americana. Non è venuto fuori un quadro proprio lusinghiero visto che, sia che si tratta di accordi verbali, sia che si tratta di accordi scritti, alla fine è come non essersi accordati per nulla. A sostegno della tesi hanno ricordato alla platea, gli scioperi fatti per la retribuzione della 14a, prima promessa e poi dimenticata.

E' bello sentirsi sicuri e tutelati da un buon accordo. (ripiegando il foglio opportunamente viene fuori un aeroplanino di tutto rispetto però!)

Aggiornamento: E' apparso nelle bacheche aziendali un comunicato RSU che precisa che gli istituti residui possono essere usati volontariamente per coprire le giornate di CIGS.
Inoltre le eccedenze residue alle 200 ore (5 settimane di CIGS) vengono fruite concordandole col proprio responsabile. L'istituto Banca Ore viene fruito su richiesta del lavoratore secondo i vigenti accordi.

Quindi chi ancora in possesso di un cospicuo monte ore potrà evitare di sentire il peso della CIGS sulle spalle fino alla 5a settimana, quando inizieranno le ultime 3 settimane integrate al 100%.

martedì 17 novembre 2009

Habemus pactum

Il giorno 16 Novembre la direzione aziendale della Jabil Circuit Italia di Marcianise, le OO.SS. e la RSU di fabbrica, si sono incontrate nuovamente presso Confindustria Caserta dopo la "pausa" di lunedi 9 Novembre.

Le parti questa volta sono divenute ad un accordo che recita:

- sulla base degli attuali piani produttivi si prevede un utilizzo massimo di n.8 CIGS procapite, per tutto il periodo di intervento della CIGS;

- verrà attuato il solito regime di rotazione che terrà conto delle esigenze tecnico-produttive;

- le parti effettueranno una verifica entro Febbraio 2010 circa l'intervento della CIGS;

- l'attività di formazione prosegue avendo ancora un budget di 30.000 ore;

- le parti si incontreranno a livello aziendale per valutare l'opportunità di uscite incentivate volontarie e (udite, udite) l'attivazione/utilizzo di altre tipologie/istituti contrattuali.

Finalmente abbiamo l'accordo....meno male!

mercoledì 11 novembre 2009

Accordi e disaccordi

Lunedi 9 Novembre 2009, la direzione aziendale della neonata Jabil Circuit Italia e le OO.SS. si sono incontrate presso Confindustria Caserta per discutere dell'andamento produttivo della società.

Nonostante i titoli altisonanti dei quotidiani di qualche settimana fa, la direzione aziendale non ha presentato un quadro proprio roseo: infatti ha annunciato dissaturazioni (in termini di settimane di fermata) importanti in quasi tutti i comparti destando un certo scalpore tra i presenti che credevano di potersi cullare sugli allori. Le varie settimane di dissaturazione denunciate sono state mitigate (o meglio, ridotte) durante la riunione, da una serie di fattori quali percorsi di mobilità, CIG volontarie, cessioni di ramo d'azienda (per le attività logistiche), corsi di formazione e l'immancabile solare.

Tenendo conto dei fattori sopracitati, le settimane sono state quantizzate in otto (quasi dimezzate) ma la discussione era ben lungi dal terminare. Infatti restava ancora da stabilire la percentuale di retribuzione delle stesse, fermo restando la retribuzione indiretta (maturazione ferie,par,tredicesima ecc. trattamento già in vigore in Jabil Circuit).
Ed è proprio a questo punto che c'è stata la mancata intesa: l'azienda non ha accolto la proposta delle OO.SS. di retribuire 4 settimane all'80% e le restanti al 100% (evidentemente preferiva un bel 80% netto, magari scontato ancora di più). Risultato: rottura del tavolo e niente accordo.

Nel frattempo, mentre voci di corridoio danno per certo un accordo entro la fine della settimana, qualcuno (siamo alle solite) si porta avanti con il lavoro (magari per prendere capra e cavoli) chiedendo con insistenza di pianificare entro Novembre alcuni giorni di ferie.

domenica 1 novembre 2009

Tutti fusi per Jabil

Diventa ufficiale con oggi, 1°Novembre 2009, la fusione tra le aziende Jabil CM e Jabil Circuit Italia, entrambe presenti nel territorio di Marcianise nel comprensorio ex Nokia Siemens Networks.

Domani invece per i lavoratori ex Jabil CM sarà giorno di chiusura collettiva per le recenti attività dell'infrastruttura SAP, in conseguenza alla fusione aziendale.
Prima di dire addio alla CM, i delegati RSU e la direzione aziendale si sono incontrate il giorno 29 Ottobre per deliberare una giornata di chiusura collettiva, per il giorno 2 Novembre, con le seguenti modalità:
- il personale in possesso di istituti anni precedenti superiori alle 24 ore, utilizzerà dette spettanze per assentarsi dal lavoro;
- il personale privo di istituti anni precedenti recupererà la prestazione a regime ordinario, secondo modalità che verranno comunicate in seguito;
- il personale presente durante la giornata del 2 Novembre, avente residuo anni precedenti superiori alle 24 ore, recupererà la fermata nel mese di Novembre;
- il personale che ne farà richiesta potrà utilizzare le spettanze dell'anno in corso.

Come inizio, direi niente male...

L'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con NSN del giorno 28/10 si è risolto con un rimando a Novembre (come riporta ilMattino del 29/10).

mercoledì 28 ottobre 2009

Dante De Angelis reintegrato

Con molto piacere vi segnalo il seguente articolo che chiude, felicemente questa volta, un'altra grottesca ed inaudita vicenda italiana.

De Angelis vince contro le Ferrovie dello Stato.

Il macchinista e Rls aveva presentato ricorso contro il licenziamento che lo aveva colpito il 15 agosto del 2008 a seguito di alcune sue dichiarazioni sullo stato della manutenzione e sul ripetersi di rotture sugli Eurostar.

Oggi il giudice del Lavoro Conte ha deciso per il reintegro immediato di Dante De Angelis che è stato accolto, all'uscita dal Tribunale del Lavoro di Roma, da una grande manifestazione di solidarietà e dai festeggiamenti per una sentenza che fa giustizia ad un lavoratore e delegato alla sicurezza che era stato licenziato da Fs per aver fatto il proprio dovere, parlare di sicurezza, appunto.

"Mi hanno detto che ho il diritto di parola e allora me lo prendo per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito per questo risultato che riguarda me, la mia famiglia, i miei compagni di lavoro e non solo. Il mio pensiero va ai morti di Viareggio" ha commentato De Angelis subito dopo il pronunciamento del giudice, aggiungendo: "Mi impegno a fare quello che ho fatto fino al 15 agosto 2008.

Valentina Valentini su dirittidistorti

domenica 25 ottobre 2009

Giustizia per Dante

Lunedì mattina il Tribunale civile di Roma si pronuncerà sull'impugnazione del (secondo) licenziamento di Dante De Angelis. A lui, il Bartali di oggi, abbiamo già dedicato vari post in cui si raccontavano le sue battaglie, le incredibili avventure del suo "licenziatore" e il film a lui dedicato.
Dante è il simbolo delle battaglie per la sicurezza sul lavoro, pagate per di più sulla propria pelle. Prima si è riufiutato di condurre un Eurostar da solo, poi ha denunciato gli spezzamenti degli Eurostar, che sono continuati anche dopo il suo licenziamento a riprova della verità delle sue parole. Da più di un anno ha perso il lavoro (l'hanno licenziato a Ferragosto, quando tutti, anche i media, sono in vacanza) ma non ha smesso di far sentire la sua voce, rinunciando pubblicamente anche ad una candidatura alle Europee, sempre in nome della coerenza. Un esempio più unico che raro in un Paese in cui questa parola ha perso ormai ogni senso.

Per questo lunedì mattina al Tribunale civile di Roma arriverà un pullman da Viareggio. I familiari delle vittime della strage vogliono dimostrare che la battaglia di Dante è anche la loro: quella per la sicurezza in ferrovia. E nessuno meglio di loro ne conosce l'importanza.

Negli atti del processo Trenitalia ha dato fondo ad ogni suo avvocato per motivare il licenziamento, incappando in topiche imbarazzanti. Come potrà controllare chiunque consultando i documenti presentati dalle parti. E' arrivata perfino a tirare in ballo l'articolo 21 della Costituzione, quello sulla libertà di espressione, sostenendo però che

"(...) È noto, invero, che il diritto del lavoratore subordinato di esprimere liberamente in forma critica il proprio pensiero - diritto riconosciuto ad ogni cittadino ex art. 21 Cost. - è sottoposto a peculiari limiti in considerazione degli obblighi di collaborazione, fedeltà e subordinazione che gravano sul dipendente. (...)". Parole che pesano come pietre: se sei "subordinato" non hai diritto di critica. Se passa questo concetto, i sindacati, i lavoratori, gli Rls, ma anche i giornalisti non hanno più senso di esistere. E allora la battaglia di Dante di trasforma in una battaglia di tutti. Una battaglia che confida nella giustizia.

di Giuseppe Franchi

Partecipiamo al blog Bartali storie di testardi che fanno incazzare

mercoledì 21 ottobre 2009

Fratelli di Cassa

Il giorno 19 Ottobre, la direzione aziendale Jabil CM e le OO.SS. si sono incontrate presso Confindustria Caserta per definire le linee guida del piano industriale 2010-2012 (addirittura due anni di visibilità quando è difficile avere un solo mese... che bravi!).
Le tanto lungimiranti linee si articolano, brevemente, nei seguenti tre punti:

- fusione Jabil CM in Jabil Circuit Italia con decorrenza 1 Novembre;

- esternalizzazione dell'attività di logistica, prevista entro fine anno, verso un partner logistico specializzato (in corsa attualmente BLG Logistic, già operante in Jabil CM, e la new entry Fata);

- diversificazione dell'attività da affiancare a quella attuale (il fantasma solare, etereo più che mai).

Pochi punti ma complessi da realizzare evitando conseguenze negative per i lavoratori, che peraltro sono già in atto, visto che nel mese di Ottobre la direzione aziendale ha fatto e sta facendo ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria, in maniera unilaterale (alla faccia della democrazia), dichiarando di aver bisogno di almeno 8 giorni equivalenti di ossigeno (oggi l'azienda ha comunicato alla RSU un altro giorno di CIGO collettiva, il 26 Fab2 ed il 30 Fab1).
Infatti nell'incontro confindustriale, la direzione aziendale ha già dichiarato l'immancabile insaturazione del personale, che vi ricordo dopo la fusione di Novembre, porta l'intero organico alla consistente cifra di 85o addetti. Tale insaturazione di personale, comporterebbe per i lavoratori circa 9 giorni al mese di Cassa Integrazione.
Tuttavia la direzione aziendale, conta di minimizzare quanto possibile il ricorso alla Cassa, tenendo conto del fatto che parte delle 850 unità (circa 100 persone) dovrà essere esternalizzato al partner logistico in via di definizione e parte (circa 30 persone) saranno interessate ad un percorso di mobilità: quindi conti alla mano, con l'organico diminuito di circa 130 unità anche le giornate di Cassa diminuiranno da 9 a 7 (a meno di magheggi dell'ultim'ora).
Giornate convulse e dirompenti attendono quindi i lavoratori del comprensorio Jabil di Marcianise, come ha avuto modo di sottolineare il Mattino dei giorni scorsi, con titoli più o meno eclatanti (ilMattino 19/10/09 - ilMattino 20/10/09).

Nel frattempo, pianificato per il giorno 28 Ottobre un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per fare luce sugli impegni futuri di Nokia Siemens (e presenti, visto che i 3 anni + 1 volgono lentamente al termine).

Inoltre la RSU Jabil CM ha consigliato alla direzione aziendale di evitare "spostamenti sospetti" di personale, da e verso le attività oggetto di esternalizzazione e di definire in modo netto le attività interessate (niente giochi di prestigio di quart'ordine); per quanto riguarda l'utilizzo della CIGO la RSU ribadisce che tali strumenti devono riguardare tutti i lavoratori, con il ricorso alla rotazione, senza omissioni di sorta in favore dei fedelissimi insostituibili (e basta con lo straordinario senza motivo).

Dal mio canto, mi permetto di ricordare alla RSU tutta, di vigilare all'atto della fusione aziendale cercando di trarne da essa il meglio delle due realtà aziendali o perlomeno evitare che nessuno perdi diritti conquistati nel corso degli anni.

martedì 13 ottobre 2009

Tutti in Cassa appassionatamente

Non è certo una novità, i più lo sapevano, ce lo aspettavamo.
E' arrivata la Cassa Integrazione Ordinaria in questo freddo mese di Ottobre anche per lo stabilimento Jabil CM di Marcianise che, ad onor del vero, da parecchi mesi dopo la crisi resisteva impavido agli scossoni del mercato e delle commesse Nokia Siemens.

Dopo tanti giorni di strenua resistenza anche l'ultimo baluardo del manufacturing elettronico in Campania, ha dovuto cedere suo malgrado (nostro malgrado) ai fendenti inferti della crisi, assestando però in estremis l'ultima (e chi può dirlo) tornata di assunzioni, dimenticando nella fretta i famosi criteri di anzianità (il demonio genera la fretta...).

Troppo tardi per piangere sul latte versato (o sangue versato).
Nel frattempo la CIGO è iniziata, forse non per tutti, con modalità alquanto discutibili o se vogliamo progressiste e di nuova concezione (e non contemplate nel CCNL, che sovente viene dimenticato): risulta infatti che alcuni lavoratori siano stati avvisati di essere in CIGO per telefono o SMS addirittura (stando ad un recente comunicato sindacale) la sera per la mattina.

Errori, o sviste che dir si voglia, che certo non si addicono ad un'azienda leader nel settore telecomunicazioni come la multinazionale americana ha professato più volte di essere.

lunedì 12 ottobre 2009

Diritti distorti

Vi segnalo la nascita di un nuovo spazio dove trovare approfondimenti circa salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il sito in questione si chiama Diritti distorti (lo trovate nella sezione links) ed è curato dalla dott.sa Alessandra Valentini, giornalista ed autrice di diverse pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro.

E' possibile iscriversi al feed del sito, per tenersi aggiornati sulle novità pubblicate. E' inoltre disponibile il seguente indirizzo email lettere@dirittidistorti.it al quale inviare lettere, segnalazioni, comunicazioni e articoli.

Buona lettura a tutti

domenica 27 settembre 2009

Quelli che... contano

Il giorno 24 Settembre, direzione aziendale e RSU Jabil CM si sono incontrate per stabilire le modalità dell'incombente inventario.
Dopo una lunga discussione le parti (componente FIM esclusa) hanno convenuto quanto segue:

- l'inventario verrà svolto dal 28 Settembre al 1 Ottobre (quattro giorni) e sarà presente in fabbrica il personale necessario per svolgere le attività inventariali;

- lunedi 28, il personale non coinvolto nell'inventario, recupererà la giornata entro i 6 mesi successivi (il sabato o con recuperi giornalieri frazionati);

- i giorni dal 29 Settembre al 1 Ottobre, il personale non impegnato nelle attività inventariali, avente residui anni precedenti superiori alle 24 ore, coprirà i suddetti giorni utilizzando gli istituti residui;

- il personale impegnato nell'inventario si assenterà il mese di Ottobre per un periodo equivalente, utilizzando le modalità espresse prima;

- il personale non impegnato nell'inventario, con residui anni precedenti inferiori alle 24 ore, recupererà le giornate entro i 6 mesi successivi (come sopra) compatibilmente alle esigenze produttive.

L'azienda inoltre si impegna a ridurre gli effetti dell'insaturazione di Ottobre.

Sempre in tema di recuperi, il personale che ne farà richiesta potrà concordare con la direzione aziendale, l'utilizzo degli istituti maturati e maturandi dell'anno 2009; dall'altra parte, qualora l'azienda non garantisca il recupero delle fermate di cui sopra, non effettuerà alcun conguaglio.

mercoledì 23 settembre 2009

Incontri CIGOlanti

Come annunciato ieri, nella giornata di oggi le OO.SS. provinciali, RSU Jabil CM e direzione aziendale, si sono incontrate presso Confindustria Caserta per discutere della questione scarico produttivo relativa al mese di Ottobre.

L'incontro è andato, sin dalle prime battute, in una direzione inaspettata, rispetto a quanto le parti avevano discusso nei giorni precedenti. La direzione aziendale dopo un'attenta analisi si è dimostrata contraria all'ingresso in fabbrica (ad Ottobre) dei lavoratori senza istituti residui, che udite udite, ammontano a 120 unità (ma non erano una 40ina?). Pertanto, non potendosi sobbarcare un onere tanto oneroso, ha deciso di voler procedere con lo strumento della Cassa Integrazione Ordinaria.
La sospensione dell'attività lavorativa, mediante lo strumento della CIGO, interesserà un massimo di 370 unità a zero ore o riduzione di orario e sarà quantificata nella misura di otto giornate equivalenti.

Le OO.SS. hanno espresso la loro contrarietà al ricorso dell'azienda alla CIGO, evidenziando l'inaffidabilità della stessa che contraddice la sera ciò che afferma al mattino. Ma le stelle non sono state a guardare, ed oggi la RSU Jabil CM ha indetto mezz'ora di sciopero per turno, con corteo all'interno dello stabilimento (con le punte di diamante in testa e tirate a lustro).

Per quanto riguarda il fronte inventario, vista la succitata inaffidabilità su questioni così rilevanti, la RSU Jabil CM ritiene che le attività inventariali possano essere svolte da tutto il personale in forza allo stabilimento: in questo modo si eviteranno sicuramente i soliti favoritismi (già in corso) del caso, tipo persone con abbondanti residui (e requisiti nulli) che vengono casualmente scelti per l'attività inventariale.

lunedì 21 settembre 2009

Fuori la CIGO e dentro con le ferie

Oggi, nello stabilimento Jabil CM di Marcianise, sono state convocate ben due assemblee (disgiunte come nella migliore delle tradizioni), rispettivamente dalla RSU/Fiom e dalle RSU Fim e Uilm, per aggiornare i lavoratori di quanto l'azienda ha prospettato loro il giorno 16 Settembre presso Confindustria Caserta; presenti alle assemblee anche i rappresentanti provinciali delle rispettive OO.SS..

Dall'incontro di mercoledi 16 non sembra essere scaturito nulla di buono, visto che l'azienda ha dichiarato l'ennesimo calo produttivo che non le consentirebbe di tenere aperto lo stabilimento per ben 8 giorni il mese di Ottobre: mese infausto questo di Ottobre, non certo come i primi di Settembre (o dovrei dire Agosto) quando con estrema lungimiranza ed incoscienza (che è propria dei giovani, ma non è questo il caso) il management aziendale ha deciso di rinforzare il proprio organico con 28 nuovi assunti. Peccato che nella fretta di rinverdire i propri ranghi di giovani virgulti, abbia dimenticato i "famosi" criteri di anzianità che dovevano essere usati (meglio) nella scelta: ovviamente si è optato per il più efficace "pigliate i nomi e portatemeli su".
Le vecchie abitudini non muoiono mai. E questo poi doveva essere il management nuovo....

Ma non divaghiamo e torniamo alla crisi imminente: l'azienda quindi ha bisogno di otto giorni di ferma lavori per ossigenarsi ben bene (dopo i recenti sforzi).
E qui l'atroce dilemma!
Da dove si tirano fuori adesso questi otto giorni? E quelli dell'inventario (che si dice siano cinque)? Ma allora in totale sono 13 giorni?!!? (sfiga ne abbiamo in abbondanza che il 13 quasi ci porta bene)

Le strade percorribili sono due: gli istituti contrattuali (residui e spettanti, addirittura) e la CIGO (che il capo del personale ha pensato bene di richiedere anticipatamente casomai non si trovasse un accordo).

A questo punto le assemblee si sono animate di interventi, considerazioni e messinscena magistralmente interpretate (stiamo diventando una fucina di talenti!).

Da un lato troviamo chi preferisce usare gli istituti contrattuali: vuoi perchè mono-reddito ed il peso della CIGO lo schiaccerebbe; vuoi perchè ancora zeppo di ore e preferisce consumarle prima della mezzanotte; vuoi perchè porta acqua al mulino suo (e anche loro) e punta lontano; vuoi perchè almeno per il mese di Ottobre non ne vuole sapere, poi a Novembre quando ci sarà la fusione ci prenderemo un pò di CIG di Jabil Circuit Italia.

Dall'altro lato troviamo invece chi propende per la CIGO: vuoi perchè ha talmente tante ore che prima che finiscono i nuovi assunti diventano vecchi; vuoi perchè è ritenuta persona indispensabile e la CIG non la farà mai; vuoi perchè non vale la pena aspettare Novembre per farla, tanto vale iniziarla subito; vuoi perchè non gli interessa che ci sono colleghi che non hanno ferie e che non possono vivere con stipendi decurtati; vuoi perchè con la CIGO in atto, addio ulteriori assunzioni pilotate e la festa finisce (per i soliti noti).

Di avviso diverso le segreterie provinciali che per questo mese eviterebbero volentieri di ricorrere alla CIGO e propendono per un bell'accordo che salva caproni&cavoli. A Novembre, poi, chi vivrà vedrà.

Nel frattempo è stato previsto per domani, un incontro presso Confindustria Caserta per decide re sul da farsi, prima che si inizi con questi cinque giorni di inventario e relativa fruizione di istituti contrattuali residui.

giovedì 3 settembre 2009

Aspettando l'inventario

Accantonato momentaneamente il problema inventario e relativo susseguirsi frenetico di comunicati, lo stabilimento produttivo Jabil CM di Marcianise deve affrontare per questo mese di Settembre una riduzione dei carichi produttivi.
Pertanto la RSU Jabil CM e la direzione aziendale si sono incontrate due giorni fa, per decidere in che modo far fronte a questa flessione negativa.
Le parti hanno concordato, tenendo conto della normativa vigente e del recente accordo del 6 Aprile 2009, di utilizzare gli istituti contrattuali residui (anni precedenti) secondo le seguenti modalità:

1. L'area Repair Center effettuerà 2 giornate di fermata collettiva al 50% secondo quanto previsto dal punto 1 dell'accordo del 6 Aprile 2009;

2. Il restante personale effettuerà invece 3 giornate "medie" di fermata.
Le giornate medie saranno consuntivate:

- completando il piano ferie 2009 dell'accordo 6 Aprile 2009, al netto della chiusura di cui al punto successivo;

- una giornata di chiusura collettiva per il giorno 11 Settembre 2009, utilizzando gli istituti degli anni precendenti (ferie, PAR e Banca Ore);

- al personale con un residuo istituti anni precedenti (ferie, PAR e Banca Ore) superiore a 24 ore, entro il 25 Settembre 2009, al lavoratore potrà essere richiesta un'ulteriore giornata di fermata individuale.
Per tutto il periodo di riferimento, sarà presente al lavoro il personale che ha ottemperato il calendario ferie 2009 e non abbia istituti residui anni precedenti (che ad occhio e croce circa 30/40 lavoratori su oltre 300 in forze in Jabil CM) (troppi stakanovisti???).

Le parti hanno stabilito di incotrarsi entro il corso della prossima settimana per valutare gli effetti dell'accordo ai punti 1 e 2.

Entro la prima decade di Settembre le parti si incontreranno nuovamente per la pianificazione delle attività inventariali.

Nel frattempo, tra un inventario ed un calo di commesse, il sito marcianisano Jabil rinfoltisce i suoi ranghi con una trentina di nuove leve che ci auguriamo porteranno nuova linfa vitale ad un sito che troppo spesso risente di echi del passato.
In bocca al lupo a tutti.

mercoledì 26 agosto 2009

RDL Informa Uilm n.4

"La disciplina dell'Inventario fiscale" l'argomento trattato nel numero 4 della Rivista RDL Informa Uilm a cura dei delegati RSU Uilm - Jabil Marcianise.

"Dal punto vista operativo, è consuetudine procedere all’inventario con un congruo periodo di anticipo per le rilevazioni quantitativamente piu’ significative (Immobilizzazioni ed Attivo
Circolante) anche attraverso l’utilizzo dei sistemi informatici, che, da soli, forniscono un quadro di massima, dedicando alle residuali operazioni di conta fisica il minor tempo possibile, normalmente coincidente con i giorni festivi della settimana (sabato e domenica), onde evitare eventuali fermate piu’ lunghe, dannose per l’azienda in termini di efficacia ed efficienza nel caso la stessa goda di commesse da evadere."

Buona lettura

Scarica la Rivista RDL Informa Uilm n.4

Aggiornamento:
Abbiamo appreso che la Rivista RDL Informa Uilm n.4 è stata cestinata, senza spiegazione alcuna, ed in maniera violenta da un delegato Uilm che in pieno delirio di onnipotenza ha affermato che egli stesso è la Uilm.

Le organizzazioni sindacali sono per loro natura, organizzazioni democratiche aperte alla partecipazione di tutti i lavoratori, di qualsivoglia convinzione politica, religiosa e appartenenza etnica, associatesi col solo ed unico scopo di difendere i diritti dei lavoratori.
Evidentemente nel corso degli anni questo semplice concetto è stato perso di vista, snaturando lo scopo di queste organizzazioni, dando alla luce questi ed altri episodi che mal ci rappresentano in tutto il mondo.
Simili deliri sono deleterei per tutti i lavoratori e nocciono all'intero tessuto della nostra società civile.

Questioni che trattano dei diritti fondamentali dell'uomo, quali libertà e democrazia, non sono questioni personali e vanno trattate ed argomentate nel migliore dei modi, senza ricorrere a strumentalizzazioni e distorsioni della realtà, alle quali qualcuno sembra essersi abituato.

Magari sarò antiquato ma preferisco il concetto di sindacato per il quale i nostri fratelli hanno lottato e non questa assurda parodia moderna.

Incontri...che si inventano

Dopo la chiusura estiva, le bacheche aziendali della Jabil CM di Marcianise si sono nuovamente popolate in occasione dell'imminente inventario a conclusione di questo anno fiscale.
La quantità dei comunicati è tale e tanta che si rischia di perdere il filo logico del discorso, smarrendosi in esercizi di dialettica, scaramucce e teatrini abilmente inscenati dai soliti artisti.

Tutto è iniziato il giorno 6 Agosto con la pubblicazione di un verbale di incontro, con la quale venivano rese note dall'azienda, intenzioni e modalità per l'attività inventariale (quattro giorni di chiusura collettiva da recuperare): il tutto siglato in maniera incomprensibile con una serie di scarabocchi, sconosciuti ai più.

Il giorno 20 Agosto esce un comunicato che informa i lavoratori che il giorno 24 Agosto alle 9:30 ci sarebbe stata una riunione RSU per discutere del verbale di incontro datato 6 Agosto, firmato da 5 delegati (niente scarabocchi stavolta).

Il giorno 24 altro comunicato che informa i lavoratori della odierna riunione RSU che vede 4 delegati a favore delle linee guida espresse il 6 Agosto contro 5 contrari. Anche stavolta i nomi scritti in chiaro.

Di li a poco, ecco la prima rappresentazione teatrale, in diretta dal Polo Nord, dove si parla di cantanti e di suonatori, di cose concordate (ma non erano linee guida da ratificare in seguito?) e di Penelope che aspetta Ulisse. Onirico e Omerico al tempo stesso.

Il giorno 25, ecco il secondo atto, contemporaneo e riflessivo, incentrato sull'italiano (non la canzone di Cutugno, ma questa lingua bella e sconosciuta che sta abbandonando la penisola)e sulle linee (non le tele) guida, morali e di condotta che a certi proprio non vanno giù.

Attendiamo il terzo atto...

I soliti maligni sostengono che i quattro giorni siano la solita ennesima scusa per spillare ai lavoratori della Jabil CM altre ore di ferie e che il verbale di incontro sia stato il solito ennesimo puerile tentativo di far passare la cosa in sordina (tanto dormiamo tutti con le bocche aperte) senza neanche indire un'assemblea retribuita per informare i lavoratori.

Nell'attesa vi rimando al post successivo che tratta della Rivista RDL Informa Uilm n.4 - La disciplina dell'inventario fiscale.

sabato 1 agosto 2009

Buone nuove sotto il sole

Il giorno 29 Luglio, presso Confindustria Caserta, si sono incontrate la multinazionale Jabil, le RSU Jabil CM e Jabil Circuit Italia e le OO.SS., tenendo fede a quanto stabilito nel recente incontro al Ministero dello Sviluppo Economico.

La direzione aziendale ha illustrato il piano industriale, per il comparto sud, per i prossimi tre anni: il piano prevede una serie di investimenti (di una certa importanza, circa 15 milioni di euro) atti al consolidamento delle attività esistenti per garantire ai clienti (Nokia Siemens Networks, Ericsson, Selex e Finmeccanica) un livello di servizio rispondente alle loro aspettative. Parallelamente verrà avviato anche un processo di formazione e riqualificazione professionale del personale data la varietà e complessità delle produzioni presenti nello stabilimento.

Verrà inoltre portato avanti il processo di fusione delle due società Jabil CM e Jabil Circuit Italia (previsto per il mese di ottobre) annunciato tempo addietro; in questo contesto, le attività logistiche del sito, attualmente affidate a BLG Logistic per Jabil CM e gestite internamente per Jabil Circuit, verranno affidate ad un unico partner logistico.

Non ultima e meno importante, nell'ambito della diversificazione delle attività produttive, la prospettiva del fotovoltaico: un progetto che vede coinvolta la Mercatech Equity Ltd impegnata nello stabilimento ex-Electrolux di Scandicci dove dalla produzione di elettrodomestici si passerà a quella di pannelli solari, destinati ai clienti di Energia Futura (con la quale Jabil ha stipulato un accordo di consulenza tecnico/gestionale), a sua volta una controllata di Mercatech Equity Ltd.

A questo incontro ne seguiranno altri di approfondimento a partire dal 2 settembre.

mercoledì 15 luglio 2009

Contratto...che disdetta!

In questi giorni, nel comprensorio Jabil di Marcianise, ci saranno assemblee retribuite riguardo il rinnovo del biennio economico 2010-2011 del Ccnl dei metalmeccanici.
Riporto di seguito le pagine, prese direttamente dai siti della Fiom, Uilm e Fim, sull'argomento contratto:

Fiom - Referendum sull'ipotesi di Piattaforma per il rinnovo del biennio economico 2010-2011 del Ccnl dei metalmeccanici

Uilm - Speciale Contratto 2010

Fim - Rinnovo Contratto Nazionale Metalmeccanici

Questi invece sono i volantoni di Fiom, Uilm e Cisl.
Come sempre, nei commenti troverete spazio alle vostre opinioni.

Rischia la sospensione il manager che mobbizza

Rischia di essere sospeso dall’incarico il manager sospettato di mobbizzare i sottoposti.
Lo ha deciso la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 28553 di ieri, ha confermato la misura della sospensione nei confronti di un direttore generale accusato di aver mobbizzato i dipendenti, tenendoli sotto minaccia di demansionamento e sanzioni disciplinari per ottenere “l’acquiescienza alle carenze degli impianti di sicurezza”. Ma non solo. Dalle motivazioni emerge un altro importante principio secondo cui la legittimità, in astratto, delle sanzioni disciplinari non fa cadere le accuse di mobbing se le modalità di attuazione non sono state ortodosse. “La condotta vessatoria integrante il mobbing – si legge in sentenza – non è esclusa dalla formale legittimità delle iniziative disciplinari assunte nei confronti dei dipendenti mobbizzati”.

(fonte Cassazione.net)

giovedì 9 luglio 2009

I 10 comandamenti del buon macchinista

Pubblico volentieri il decalogo del buon macchinista ferroviario e ringrazio Marco Bazzoni per la segnalazione.

I 10 “COMANDAMENTI” CHE E’ BUONA NORMA RISPETTARE SEMPRE !

NON UNA PROTESTA, MA IL RISPETTO DELLE NORME


1) NON ACCETTARE PROLUNGAMENTI AL PROPRIO TURNO DI LAVORO

2) NON ACCETTARE RIDUZIONI AL PROPRIO RIPOSO GIORNALIERO O SETTIMANALE

3) NON ACCETTARE VARIAZIONI AL TURNO DI SERVIZIO (TV.32.1/1065)

4) IN CAMBIO VOLANTE E/O IN STAZIONI DI REGRESSO
effettuare scrupolosamente tutte le operazioni e i controlli previsti :

a. scambio moduli (M40a con elenco prescrizioni consegnate);
b. controllo segnalamento di testa e/o di coda;
c. lettura libri di bordo e verifica presenza GDA e Manuale condotta, ove previsti;
d. controllo mezzi di segnalamento (bilux, torcia, cavetto shuntaggio, bandiera);
e. attivazione, inserimento e/o controllo dati DIS, SSB e telefono;
f. prova freno quando prevista (stazione di regresso);
g. lettura moduli e presa visione della scheda treno;
h. disposizione sul banco FL, PGOS, M40a.

5) CAMBIO VOLANTE PRECEDUTO DA VETTURA STESSO TRENO:

prendere posto nella vettura assegnata, scendere dal treno nella località di cambio, recarsi in cabina e ricevere le consegne (vedi operazioni punto 4). Nel caso in cui il CT abbia già chiuso le porte, la presenza del blocco porte non autorizza a partire: occorre contattarlo e ricevere ordine di partenza.

6) ALLA MESSA IN SERVIZIO DEI MEZZI RISPETTARE LA CIRCOLARE MAESTRINI che è sempre valida. Ora più di prima è fondamentale partire con il treno in perfette condizioni.

7) IN CASO DI AGENTE UNICO/SOLO E DI IMPELLENTI NECESSITA’ FISIOLOGICHE arrestare il treno, lasciando frenato a fondo (3,5 bar) . Lasciare il Capotreno a presenziare il mezzo.

8) IN CASO AGENTE SOLO E DI TELEFONATE ENTRANTI CON “VIVA VOCE” GUASTO arrestare il treno prima di rispondere. Con agente unico/solo, l’agente treno è il capo treno (tranne che su linee AV), quindi i flussi di comunicazione vanno diretti a lui.

9) IN CASO DI AGENTE UNICO/SOLO E ANORMALITA’ che non impongono l’immediato arresto del treno (esclusione GS, serpeggio carrelli, ecc.) applicare le disposizioni previste nella stazione di arrivo (percorso G.D.A., segnalazione sul libro di bordo, comunicazioni SOP/SOR, registrazione numero fono). Al termine riconsegnare il libro di bordo al personale in proseguimento.

10) IL PITTOGRAMMA che ricorda in 5 punti le operazioni da compiere per l’arresto e l’immobilizzazione del treno in casi di emergenza (per la div. Passeggeri N/I) è una delle cinque condizioni fondamentali per poter svolgere il servizio ad agente solo (oltre a SCMT efficiente, Cab radio o Car-kit efficiente, freno continuo lungo tutto il treno, cabina di guida collegata alla parte rimorchiata).

INFINE, FIRMARE LA LETTERA COLLETTIVA DI AUTOTUTELA E FARE GLI M40 PRESTAMPATI

Dante De Angelis parla di porte killer, treni spezzati e treni merci abbandonati







lunedì 6 luglio 2009

Sole abbagliante

Lo scorso venerdi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si sono incontrate le OO.SS. ed il management aziendale della multinazionale americana Jabil. Nel corso della riunione, il management aziendale ha dichiarato di essere interessato al solare, riferendosi al recente accordo di consulenza tecnico/gestionale stipulato con la società Energia Futura che ha rilevato l'ex stabilimento ElectroLux di Scandicci. Infatti era da tempo che a Marcianise si parlava di questi "pannelli solari" e sembra che almeno per il momento per passare dalle parole ai fatti, ci vorrà un pò di tempo.

Tuttaltro che lontano invece il progetto relativo all'accorpamento delle due società Jabil CM e Jabil Circuit Italia che interesserà sia il comparto Nord sia il comparto Sud e che vedrà come sedi definitive quella di Cassina de'Pecchi (attualmente in CIG) e di Marcianise. L'operazione di accorpamento, già resa nota dal management tempo addietro, dovrebbe partire nel mese di Settembre.

Per il sito di Marcianise è prevista inoltre una riunione territoriale presso Confindustria Caserta per indicare le linee portanti del 2009, visti i risultati confortanti del primo trimeste e del comparto Ericsson. Vento favorevole anche per il personale ex San Marco, attualmente impegnato in corsi di formazione, che potrebbero essere sospesi in vista di un possibile incremento dei carichi di lavoro.

I soliti maligni affermano invece che subito dopo l'accorpamento inizierà un anno sabatico fatto di CIG e corsi, scimmiottando quanto finora fatto dai colleghi che hanno da tempo abbracciato la "filosofia" Jabil.

(fonte ilMattino 04/07/09)

venerdì 3 luglio 2009

Daglie di Tacco e daglie di punta

"Ma chi controlla questi rappresentanti dei lavoratori che in disprezzo alla democrazia siedono al tavolo con i vertici aziendali di Marcianise e decidono come FIM-FIOM-UILM a chi dare la possibilità di entrare per 15 giorni in fabbrica? Sono forse tutti parenti ed amici dei sindacalisti?", cosi esordisce Tacco di Ghino nel suo articolo "Giallo sulla crisi della Jabil" apparso oggi sul quotidiano la Gazzetta di Caserta (alla faccia dell'esordio! ndM).

Intrecci politici e compagnia bella, stando al giornalista, sono il pane quotidiano della multinazionale americana Jabil che "ha spostato il suo asse politico verso Capua" dove il primo cittadino "riesce a sistemare tanti giovani di Capua" e provincia grazie a "pseudo sindacalisti" che non tengono conto delle esigenze locali (quando si dice che il sindacato diventa ufficio di Collocamento ndM). Non certo come avveniva in passato, grazie ad un certo "Chiapone" che faceva miracoli per i giovani di Marcianise. "I sindacalisti di Marcianise nella RSU Jabil se vi sono non contano o non sono rappresentativi" continua Tacco di Ghino, scagliandosi anche contro l'attuale segretario provinciale Fiom, Moretta non all'altezza dei Cimmino e Foglia che "esprimeva la GTE".

Preoccupato invece il segretario Uil-Uilm a causa delle informazioni giunte dal management aziendale, non molto rassicuranti per gli 850 lavoratori di Marcianise. "E' un bluff per avere incentivi dal governo o è veramente crisi?" si domanda Tacco e rimanda a domani, l'ardua sentenza.

Il giornalista nell'articolo auspica anche una "strigliata a Cristofaro, Orlando e D'Addio che non sanno a che santo votarsi per portare a casa altre assunzioni di lavoratori a termine, visto che oggi il lavoro l'azienda lo nasconde a seconda delle evenienze.
Ma fino a quando può durare questa querelle con la RSU locale e provinciale?" (si poteva smettere nel lontano 2007, ma l'azienda non vuole mettersi contro certa gente e lascia correre: comoda la vita, no? ndM)

Al termine dell'articolo, il giornalista conclude dicendo "le scelte nella selezione di personale non all'altezza delle missioni produttive le pagano coloro i quali già lavorano a tempo indeterminato" mettendo l'accento su uno dei mali più diffusi e letali che affliggono le aziende che operano nel territorio italiano.

Eroi: storie di lavoro



mercoledì 1 luglio 2009

Mobbing e testimonanzie

Stretta sul mobbing. Le testimonianze dei colleghi possono inchiodare il capo che, con le sue intemperanze, stressa a tal punto il dipendente da fargli venire la depressione e l’ansia, e che per questo rischia, oltre al carcere, di dover risarcire il sottoposto.

Lo ha stabilito la Cassazione che, con la sentenza n. 23923 del 10 giugno 2009, ha condannato definitivamente un dirigente di un ufficio giudiziario della Liguria. Il mobbing, la parola più inflazionata negli uffici italiani, ha trovato, in attesa di una legge, una tutela sul piano civilistico e su quello penalistico nei principi generali del nostro ordinamento: anche se non esiste un reato chiamato mobbing gli atteggiamenti prevaricatori tipici di questa fattispecie possono essere puniti con altri reati come le lesioni o addirittura i maltrattamenti in famiglia. Ma c’è sempre un problema: il mobbing è difficilissimo da provare. Questo caso giudiziario spiana però la strada per una dimostrazione delle prevaricazioni in ufficio che sia meno impossibile.

Debora Alberici

(fonte Cassazione.net)

Arrestato per corruzione il direttore dell’ispettorato del lavoro di Piacenza e Mantova

Preso in flagrante dai carabinieri mentre intascava una bustarella: avvertiva in anticipo le aziende sui controlli in cambio di denaro. Nei giorni scorsi la denuncia della Corte dei Conti: in Italia la corruzione è una tassa immorale.

PIACENZA, 27 GIU. 2009 - Più che di prevenire gli incidenti si occupava di prevenire i controlli. Ed era pagato dallo Stato per il primo lavoro e dagli imprenditori per il “secondo lavoro”. Quella scoperta dai carabinieri di Piacenza è esattamente la fotografia della denuncia fatta nei giorni scorsi dal procuratore generale della Corte dei Conti, Pasqualucci: “ una vera e propria tassa immorale ed occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini”.

Indagando sulla corruzione (e di materiale ce n’è a sufficienza) i Carabinieri di Piacenza, al comando del Colonnello Paolo Rota Gelpi, hanno arrestato (appunto per corruzione) il Direttore Provinciale dell'Ispettorato del Lavoro di Piacenza e di Mantova. Il funzionario insomma da cui dipendevano proprio le ispezioni sulle norme della sicurezza sul lavoro, per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. E' stato dimostrato che riceveva illecitamente denaro per avvisare preventivamente dei controlli sulla sicurezza del lavoro, che svolgono i Carabinieri a carico delle imprese. L'uomo è stato sorpreso in flagranza di reato mentre intascava un illecito pagamento per intervenire sui risultati di una verifica ispettiva già eseguita dai Carabinieri. Coinvolti decine di imprenditori.

(fonte viaemilianet.it)

domenica 28 giugno 2009

Piano andante

Attesi riscontri positivi per la multinazionale Jabil riguardo gli andamenti produttivi.
Giovedi scorso, il management aziendale, in un primo incontro informativo ha reso noto lo stato delle commesse e le ricadute occupazionali, presso Confindustria Caserta: dovrebbe essere confermato l'andamento degli ultimi due mesi.
Ben più atteso l'appuntamento presso il Ministero dello Sviluppo Economico dove verranno delineati i programmi industriali ed il percorso che porterà all'accorpamento delle due società Jabil CM e Jabil Circuit.

(fonte ilMattino 22/06/09)

mercoledì 17 giugno 2009

Straordinari paradossi

Il tristemente famoso accordo dello "spostamento del Santo Patrono" siglato nello stabilimento Jabil CM di Marcianise, non è stato privo di conseguenze e paradossi (c'era da aspettarselo visto che l'accordo stesso è stato paradossale). Infatti si è generata una tale confusione che ad alcuni è stata riconosciuta la prestazione straordinaria mentre altri si sono trovati a giustificare assenze, pur avendo lavorato le 32 ore settimanali. Per non parlare di quelli che erano in malattia nei giorni 4, 5 e 6 che hanno dovuto "recuperare" venerdi 8 e sabato 9: quando si dice che la realtà supera la fantasia!

Fortunatamente il CCNL, come ricordato in un comunicato dai soliti tre moschettieri, all'art.7 del Titolo III sancisce che:

− Ai lavoratori che prestano lavoro straordinario, se non dichiarano entro il mese successivo a quello in cui hanno effettuato la prestazione di volere il riposo compensativo, sarà devoluto il pagamento dello straordinario con le maggiorazioni attualmente previste dal Contratto nazionale nel periodo di paga successivo al suddetto bimestre e con la retribuzione del mese di effettuazione della prestazione straordinaria.

− I lavoratori che dichiarano formalmente entro il mese successivo alla prestazione straordinaria di volere il riposo, potranno fruirlo secondo le modalità e quantità già previste per il "Conto ore". Per le ore di straordinario che confluiscono nella Banca-ore verrà corrisposta la maggiorazione onnicomprensiva pari al 50% di quella prevista per il lavoro straordinario nelle varie modalità di esplicazione, da computare sugli elementi utili al calcolo delle maggiorazioni per lavoro straordinario, notturno e festivo.

− Ai lavoratori che, nel corso del mese della prestazione di lavoro straordinario, dichiarano di volere il pagamento, la relativa erogazione sarà corrisposta secondo la normale prassi aziendale.

Per i più pigri, i tre guasconi hanno redatto un apposito modulo, per richiedere il pagamento/accantonamento delle maggiori prestazioni lavorative.

Nel comunicato di cui sopra, viene anche fatto accenno ad una certa riluttanza da parte dell'azienda nel voler affrontare la questione Premio Di Risultato per il personale somministrato ed ex-somministrato. Ma non disperiamo: se per spostare un santo è stata necessaria mezza giornata, in questo caso basteranno poche ore!

lunedì 8 giugno 2009

La "Quercia" vola in Scozia

Nei giorni 4 e 5 giugno, gli studenti del Liceo "Quercia" di Marcianise, hanno visitato lo stabilimento cittadino della Jabil CM, azienda leader nel settore delle telecomunicazioni.
Gli studenti in visita sono stati accolti da alcuni esponenti del management aziendale che sono stati lieti di mostrare il sito ai giovani visitatori, approfondendo i temi della sicurezza, della qualità e dell'ambiente.
Oltre a questo primo, importante approccio verso il mondo del lavoro, gli studenti avranno occasione di approfondire questa esperienza grazie ad uno stage presso la sede Jabil di Livingston(Scozia), dove si tratterranno dal 15 al 23 giugno.

fonte ilMezzogiorno.net

domenica 7 giugno 2009

1200 volte ogni anno

Testimonianze di incidenti sul lavoro, tratte dal film documentario di Daniele Segre "Morire di lavoro". Ogni giorno in italia muoiono 4 persone, altre migliaia rimangono lese da incidenti sui luoghi di lavoro. Le vedove e gli orfani sono quasi sempre dimenticati. Le loro testimonianze servono a non dimenticare una piaga che affligge il nostro paese:

Le porte killer nei nostri treni

PORTE KILLER: SFIORATA TRAGEDIA A BOLOGNA, ANCORA UN CAPOTRENO CHE RISCHIA LA VITA. IL NOSTRO COLLEGA RESTA INCASTRATO CON BRACCIO E GAMBA DOPO AVER DATO LA PARTENZA SEMPRE LE FAMIGERATE CARROZZE "RIVERNICIATE" DEI TRENI EUROSTARCITY MILIONI DI EURO PER LA TAPPEZZERIA, CAMBIA IL COLORE, CAMBIA IL NOME, CAMBIANO I PREZZI MA LE CARROZZE RESTANO SENZA IL "CONTROLLO PORTE CHIUSE".

MASSIMA ATTENZIONE: LE PORTE KILLER DEI TRENI CONTINUANO A UCCIDERE, MUTILARE E FERIRE PASSEGGERI E FERROVIERI.

"L’avvenimento è del 28 maggio 2009, col Treno Eurostarcity 9779 Torino – Bari, nella stazione di Bologna.

Il Capotreno, di lunga e provata esperienza, licenziava il treno dalla vettura nr. 8, terza dalla testa.

Dopo aver chiuso le porte dal commutatore (convoglio senza “temporizzazione”, né “lateralizzazione”), tenendosi con la mano destra al corrimano e con il piede destro sull’ultimo scalino, stava “licenziando” il treno, quando improvvisamente la porta, senza preavviso, gli si chiudeva addosso imprigionandogli il braccio e la gamba destra (porte senza “bordo sensibile” di una vettura mod. 901, frutto del restyling di una vettura EUROFIMA).

Urlando “zampettava” con la sola gamba sinistra seguendo per alcuni metri il movimento del treno che, nel frattempo, era partito.

Le urla attiravano l’attenzione del CST della sua squadra (a bordo del treno) che prontamente azionava la leva del “freno d’emergenza” fermando il convoglio.

Il capotreno, successivamente, veniva refertato dal Pronto Soccorso di un Ospedale bolognese con una prognosi iniziale di 7 giorni di infortunio.

Lo stesso convoglio, alle ore 14.00 circa, nella stazione di Piacenza, era stato teatro di un altro infortunio ad un viaggiatore recatosi al Pronto soccorso del locale Ospedale: una porta della vettura nr. 6 si era improvvisamente chiusa senza preavviso ed inaspettatamente mentre questi scendeva, imprigionandogli la testa. La vettura aveva le stesse caratteristiche )porte senza “bordo sensibile” di una vettura mod. 901, frutto del restyling di una vettura EUROFIMA) di quella che ha procurato l’infortunio al Capotreno.

Vi sono almeno altri 8 casi negli ultimi due mesi di infortuni a viaggiatori segnalati dal solo PdB di Bologna su convogli di categoria EUROSTAR (ETR 463), EUROSTARCITY, IC, ICPLUS, Espresso, senza contare, quindi, le decine di casi che ogni settimana funestano la circolazione ferroviaria nel Paese con esiti anche mortali o con lesioni gravissime."

Vi invito a consultare anche questo link di diario-prevenzione.it

martedì 26 maggio 2009

Annalisa Melandri per Dante De Angelis

Vi riporto la lettera di Annalisa Melandri per un gruppo di viaggiatori delle Ferrovie dello Stato di Roma Trastevere. Spero che le carrozze dei nostri treni si popolino di migliaia di volantini di questa lettera.

Il licenziamento di Dante De Angelis non può essere un problema esclusivamente di chi sta scioperando per farlo riassumere, i ferrovieri e il sindacato di base, ma deve interessare tutti coloro che del treno ne fanno un mezzo di trasporto importante. Vi chiediamo pertanto di partecipare a questa protesta per la giustizia e la sicurezza di tutti i viaggiatori, diffondendo quanto più possibile questo volantino e inviandolo agli indirizzi indicati. La richiesta è rivolta soprattutto ai pendolari che possono riprodurlo e lasciarlo in giro sulle panchine delle stazioni, nei bar e “casualmente” dimenticarne qualcuno sui sedili dei treni.(A.M)

Spett.le Direzione
Trenitalia Spa
Ferrovie
dello Stato S.p.a.
Piazza della Croce Rossa, 1 - 00161 Roma
rapporticlienti@trenitalia.it

Roma, maggio 2009

Siamo donne e uomini che utilizzano con convinzione il treno per gli spostamenti interurbani.
Il treno da sempre è considerato, a ragione, un mezzo di trasporto poco inquinante, compatibile con l'ambiente e sicuro. Più sicuro degli altri mezzi di trasporto; ciò è quanto emerge infatti dalla storia del trasporto su rotaia. Noi, viaggiatori e cittadini di questo paese, desideriamo che il treno continui a mantenere queste sue caratteristiche.

I lavoratori delle ferrovie, sappiamo, stanno facendo di tutto perché il treno mantenga e migliori queste sue prerogative, soprattutto, per quanto attiene alla loro attività, la SICUREZZA. Sappiamo che, grazie alle loro lotte sindacali, i ferrovieri hanno raggiunto importanti innovazioni a vantaggio della sicurezza, una delle più significative è stata l'aver conquistato il “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” (Rls), come espressione della sorveglianza e verifica degli stessi lavoratori al buon funzionamento delle macchine e delle procedure. Noi viaggiatori ci sentiamo sicuri, in un certo senso protetti, sapendo che chi produce il trasporto ferroviario, allo stesso tempo vigila con attenzione per tutelare la salute e l'incolumità di chi lavora e chi viaggia.

Ci è sembrata questa conquista un gran passo avanti di civiltà, purché il “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” (Rls), operi nel rispetto della verità.

Invece... un giorno veniamo a sapere che uno di questi “Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”, uno dei più attivi e attenti, svolgendo il proprio lavoro di macchinista (quello che conduce il treno) e discutendo con i suoi compagni di lavoro, si era accorto di alcune anomalie che potevano compromettere la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia e -giustamente- l'ha prontamente segnalato all'Azienda Trenitalia. Si poteva pensare che questo macchinista fosse stato proposto per un premio, così sarebbe successo in un paese civile, così doveva accadere in un paese democratico... invece... è stato licenziato! Si chiama Dante De Angelis.

Sembra un racconto dell'orrore, o forse del terrore. Terrore e intimidazione con cui i dirigenti di Trenitalia cercano di ridurre al silenzio i ferrovieri, con la minaccia di licenziamento, mettendo a repentaglio la loro e la nostra sicurezza.Ma ancor più preoccupante ci sembra la motivazione del licenziamento: "è venuto definitivamente meno il rapporto di fiducia". Con queste parole Trenitalia ha licenziato Dante De Angelis.

Noi viaggiatori vorremmo, anzi, esigiamo, di poter avere fiducia nella correttezza dei dirigenti di Trenitalia quando è in gioco la salvaguardia dell'incolumità di chi lavora e chi viaggia. Non riusciamo a comprendere quale altra fiducia la dirigenza di Trenitalia pretenda dai ferrovieri. O forse confonde fiducia con omertà? Da quel 15 agosto del 2008, giorno in cui il ferroviere macchinista e Rls Dante De Angelis è stato licenziato per aver detto la verità su alcuni pericoli incombenti, (poi puntualmente verificatisi), noi viaggiatori sui treni italiani NON CI SENTIAMO PIU' SICURI.

E non ci sentiremo sicuri, né cittadini di un paese civile, fino a quando Dante De Angelis non verrà reintegrato in servizio e finché non venga sanzionata l'attività antisindacale di Trenitalia lesiva dell'incolumità di chi lavora e di chi viaggia.

Il nostro auspicio, che è anche una precisa richiesta, è che l'Amministratore delegato di Trenitalia Spa Mauro Moretti e tutta la dirigenza facciano un sostanziale passo indietro e riconoscano il proprio errore.

Annalisa Melandri
per un gruppo di viaggiatori delle Ferrovie di Roma Trastevere
www.annalisamelandri.it

lunedì 18 maggio 2009

Il buon vento si vede...dal mattino

La crisi nera, quel mostro tentacolare ed orripilante che ferma gli impianti, fa chiudere intere divisioni produttive, costringe ad insani gesti dirigenti d'impresa, non ha risparmiato il florido stabilimento Jabil CM di Marcianise, che suo malgrado, ha dovuto rinunciare a Febbraio al prezioso contributo di decine lavoratori interinali.
Ma dal nulla, un vento prodigioso sta spazzando le nuvolacce nere della crisi e spira a favore del sito della multinazionale americana che vedrà aumentare i suoi carichi produttivi fino ad Agosto, raggiungendo punte di 10000 apparecchi (aereomobili? modellini forse). A gonfie vele anche l'attività riparazione degli impianti per clienti dove si opera a tempo pieno cioè su tre turni (senza contare gli straordinari ndM).
Inoltre pare confluiranno nel sito marcianisano, direttamente dalla divisione nord dell'azienda, alcune attività denominate Microwell (oh finalmente, un prodotto nuovo....ma che cos'è?), che saranno oggetto del prossimo coordinamento nazionale del gruppo.
Tutte queste attività, trasportate dal vento florido della prosperità, impatteranno positivamente sui livelli occupazionali del sito: infatti potrebbe riaprirsi il capitolo lavoratori a somministrazione con 15 addetti oppure il trasferimento di altrettante unità da Jabil CI a Jabil CM.
Il tutto naturalmente sarà oggetto di valutazioni e discussioni successive che vedranno impegnate le parti sociali in assemblee ed incontri con le segreterie provinciali: incontri che aiuteranno a ristabilire all'interno della RSU Jabil CM "un clima di maggiore serenità e positivi rapporti di collaborazione, dopo le polemiche dei giorni scorsi".

(fonte IlMattino 18/05/09)

domenica 17 maggio 2009

Nome in codice: Agente Solo

Un pò me l'aspettavo ed alla fine è successo.
Nel silenzio più assoluto dei mezzi di stampa e d'informazione, il giorno 15 Maggio 2009, il gruppo FS e le OO.SS. delle Attività Ferroviarie hanno firmato l'accordo per il macchinista unico.
Oggi sui treni a lunga percorrenza, vale a dire Eurostar e treni ad alta velocità c'erano due macchinisti mentre sui treni regionali a breve percorrenza c'era un macchinista e il capotreno. Da Luglio 2009 grazie all'accordo siglato ci sarà un solo macchinista e non è escluso che la norma entri in vigore il 14 Giugno in occasione del cambio di orario, da invernale ad estivo.
Nel lontano 1939 già ci provarono a mettere il macchinista unico ma i lavoratori si opposero strenuamente, oggi ci sono riusciti. E noi? Ci sentiamo più sicuri?

venerdì 15 maggio 2009

Riporre, dopo l'uso, in luogo fresco e asciutto

Oggi 15 Maggio 2009 nelle bacheche aziendali della Jabil CM è apparso un comunicato in risposta ad uno apparso ieri, intitolato "Giù le mani da CM". Il comunicato a firma dei "soliti" tre moschettieri (come ormai sono conosciuti tra la CM bene) denuncia che il comunicato precedentemente emesso a firma RSU Jabil CM, non sia stato frutto di una discussione congiunta (la storia, tristemente si ripete) come previsto dal regolamento delle OO.SS. sulla costituzione e funzionamento della stessa RSU, diversamente da quello del 13 Maggio 2009.

Nella risposta articolata dei tre moschettieri, vengono messe in luce le drastiche posizioni assunte dalla RSU (una parte di essa, la solita) sfociate nel comunicato illecito che tutti conosciamo. Senza contare altre evidenti contraddizioni nello "scoprire" solo oggi certe situazioni e poi "spostare" festività patronali come niente fosse o disertare riunioni RSU regolarmente convocate per dare risposta ai lavoratori, che scioperando avevano espresso pubblicamente il loro dissenso.

Insomma, quella che a molti (i soliti maligni) è sembrata una battaglia etica e morale, alla fine sembra essere tutt'altro.

Infatti è dell'ultima ora, l'ennesimo comunicato prodotto dalla RSU con tanto di verbale controfirmato dalla direzione aziendale che, in parole povere, riassume quanto segue: lavoro ce n'è in abbondanza per tutti, tanto che per i prossimi due sabati (16 e 23 Maggio) si lavorerà, anche a tre turni. Nel caso la forza lavoro non dovesse bastare, ai colleghi di Jabil Circuit verrà concesso di darci una mano (grazie, molto gentili) se in possesso delle professionalità ricercate, altrimenti l'azienda sarà costretta (suo malgrado) a ricorrere a lavoratori con contratto di somministrazione, in possesso delle succitate professionalità (cercate almeno di scegliere bene).
Riguardo la questione Ritel, è seppellita anche quella, visto che pare gli stiamo "rifilando" una lavorazione morente, tutt'altra cosa rispetto a quella che stiamo acquisendo dai colleghi della divisione Nord.

Naturalmente lo stato di agitazione di ieri l'altro cessa di esistere, in virtù di quanto concordato oggi, per la gioia dei cardiopatici che lavorano in Jabil CM che avrebbero altrimenti dovuto cedere il posto ad altri, dotati di tempra più resistente.

giovedì 14 maggio 2009

Agitare bene prima dell'uso

Nelle giornate di ieri 13 ed oggi 14 Maggio, le bacheche aziendali dello stabilimento Jabil CM di Marcianise, si sono popolate di alcuni comunicati RSU.
Nei comunicati, oltre all'erogazione del PDR, vengono denunciate alcune cose: l'intenzione da parte dell'azienda di voler utilizzare personale Jabil Circuit Italia, da impiegare nelle nostre lavorazioni; la continua e programmatica fuoriuscita di prodotti/produzioni verso Ritel che recita il comunicato "versa in una grave situazione finanziaria, industriale e produttiva che non è più reggibile".

Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Perchè?

Non è da tempo, forse che alcuni nostri colleghi di Jabil Circuit Italia lavorano con noi? Non è vero che alcuni manager CM sono anche responsabili di aree Circuit Italia? E non è sempre vero che le nostre linee SMT sono attualmente saturate da lavorazioni di Circuit Italia? (chissà perchè questa cosa qua, non la dice nessuno).
Venendo a Ritel, mi auguro che se vengono messe in atto le operazioni citate nel comunicato (vendita componenti, acquisto prodotto finito, vendita al cliente), ci siano dei margini di guadagno tali da giustificare il tutto.

Nel frattempo in attesa di un tavolo istituzionale, la RSU dichiara lo stato di agitazione permanente con sciopero e blocco dello straordinario.

Decisione a mio parere, estrema e poco pratica, in questo clima di confusione generale: sarebbe più saggio e proficuo incontrare da subito i vertici aziendali e pretendere chiarezza piuttosto che preoccupare i lavoratori con simili comunicati mentre soltanto qualche giorno fa, si firmavano accordi assurdi senza colpo ferire.

I soliti maligni sostengono, invece, che questo improvviso fervore etico-moral-produttivo, da parte di alcuni individui, sia solamente l'ennesimo tentativo di forzare la direzione aziendale a voler ricorrere ai lavoratori con contratto di somministrazione, per ristabilire i vecchi (dis)equilibri.

mercoledì 13 maggio 2009

Sicurezza sul lavoro "Morti bianche"

Datore di lavoro responsabile

Colgo l'occasione per segnalarvi questa importantissima sentenza della Corte di Cassazione (18998 del 6 maggio 2009) che ha stabilito che gli errori commessi dagli operai per gli infortuni sul lavoro, non cancellano la colpa dell'azienda.
Questa sentenza smentisce il lodo salva-manager (art 10 bis) e richiama i datori di lavoro alle loro responsabilità.
Questa sentenza stabilisce che ai lavoratori autonomi spettano le stesse garanzie dei dipendenti su informazione, protezioni, controlli e direttive dei superiori.
La sentenza la potete leggere a questo link. Invito tutti gli RLS in a prenderne visione e ringrazio Marco Bazzoni per la segnalazione.

giovedì 7 maggio 2009

Santi itineranti

Al rientro dopo il lungo ponte del 1° Maggio, i lavoratori della Jabil CM di Marcianise hanno dovuto constatare, loro malgrado, che il tanto atteso processo di rinnovamento dell'infrastruttura SAP si è risolto con un buco nell'acqua... un altro! Già, perchè l'accordo confindustriale del 6 Aprile, dove venivano stabilite alcune giornate di chiusure collettive, solo per il mese scorso prevedeva 5 giorni, scelti a fine mese per consentire i lavori di ristrutturazione.

Presa coscienza della situazione, direzione aziendale ed RSU si sono incontrate per decidere in che modo arginare la catastrofe: le parti hanno convenuto che "in via eccezionale e non ripetitiva" per i giorni 5 e 6 Maggio verrà effettuata una fermata collettiva che verrà coperta dallo "spostamento" della festività del Santo patrono di Marcianise del giorno venerdi 8 Maggio e del riposo settimanale, sabato 9 Maggio. Inoltre nella settimana corrente viene sospeso il turno notturno.

L'intesa è stata raggiunta al termine del 1°turno e siglata da 5 membri su 9 della RSU Jabil CM, che dopo la pausa pranzo hanno diligentemente affisso quanto deliberato congiuntamente con l'azienda e dato lumi ai lavoratori che si interrogavano sullo "spostamento" di San Michele, patrono di Marcianise. Nulle e poco chiarificatorie le spiegazioni in merito a questo nuovo istituto di "spostamento temporale" che non trova riscontro in alcun tipo di contratto siglato dall'uomo. Chiaro invece che, anche se non espressamente menzionato nell'accordo, il personale del Centro Riparazioni non sarà interessato dalle fermate collettive del 5 e 6.
Nel frattempo le voci di corridoio crescono e sono in molti a non comprendere l'accordo, peccato che non espongano i loro dubbi e la loro contrarietà a chi lo ha siglato (è molto più facile prendersela con chi non ha firmato).

Tuttavia un folto gruppo di lavoratori e due RSU (non firmatari dell'accordo) si è riunito dinanzi la palazzina uffici, in sciopero, per un'ora per esprimere la propria contrarietà a questo dubbio e frettoloso accordo post-vacanziero.
Nessuna risposta è giunta loro dai piani alti ma quelli bassi non hanno tardato a farsi sentire: infatti alcuni lavoratori del Centro Riparazioni al ritorno dallo sciopero, sono stati informati che i giorni 5 e 6 Maggio la loro presenza in azienda non sarebbe stata necessaria.
I soliti maligni hanno subito additato gli esecutori di questa ignobile ripercussione, di condotta anti-sindacale ma dopo poco si è appurato che c'è stato un malinteso, imputabile ai lavoratori che non hanno compreso bene le parole del loro responsabile di turno che forse gli diceva quanto era necessaria la loro presenza in azienda!

Non mi resta altro che augurarvi buon San Michele e speriamo che il santo, chiamato in causa dalla nostra azienda, posi su di essa (e sui nostri servers) la sua mano benevola per evitare ad altri suoi colleghi beati spostamenti poco piacevoli.

Aggiornamento: E' stata convocata per il giorno 8 Maggio 2009 una riunione RSU per fornire a tutti i lavoratori, i necessari chiarimenti sugli aspetti normativi e contributivi del recente accordo sottoscritto in data 4 Maggio 2009.

Morti sul lavoro, Cassazione: colpa azienda anche per errore operai

Roma, 7 mag (Velino) - Gli errori commessi dagli operai non cancellano la colpa dell’azienda per gli infortuni sul lavoro. Con una importante sentenza che richiama le imprese alle proprie responsabilità sul fronte della sicurezza e del rispetto delle norme anti infortuni, la Cassazione fornisce inoltre un’interpretazione che estende gli obblighi del datore di lavoro anche nei confronti dei lavoratori autonomi. L’occasione per intervenire sul tema della morti bianche è offerta alla Suprema Corte dal processo per la morte di un operaio, precipitato nel gennaio 2001 da un lucernario dello stabilimento di un’azienda di Retorbido, nell’Oltrepò pavese. Il giovane lavoratore cadde mentre si trovava sul tetto per ripulire le grondaie, ma il contratto di lavoro autonomo che lo legava all’impresa Valdata si riferiva soltanto alla manutenzione degli impianti meccanici. Per questo motivo sia il direttore dello stabilimento, sia il legale rappresentante della società hanno presentato ricorso in Cassazione contro le sentenze, prima del tribunale di Voghera e poi della Corte d’appello di Milano, che avevano condannato il dirigente per omicidio colposo e l’azienda al risarcimento del danno in favore dei genitori della vittima.

In particolare, la difesa sosteneva che i giudici di merito avrebbero sbagliato a considerare l’azienda responsabile delle misure di sicurezza che, invece, nel caso del lavoratore autonomo avrebbero dovuto essere adottate dallo stesso operaio. Inoltre, il lavoro di pulizia sul tetto, che ha causato l’incidente, non rientrava nelle mansioni del lavoratore, il cui contratto si riferiva soltanto alle riparazioni meccaniche. “Obiezioni” che i giudici della quarta sezione penale, con la sentenza 18998, hanno bocciato senza mezzi termini. Sottolineando anzitutto che, come emerso dalle testimonianze, l’operaio era solito trattenersi oltre l’orario stabilito per “arrotondare” i propri guadagni con “qualche lavoretto extra”. Inoltre, sottolinea la Corte, è stato accertato che “i responsabili delle sicurezza dello stabilimento non avevano predisposto sottopalchi di protezione o elementi di rinforzo dei lucernari al fine di evitare cadute dall’alto”. Ed è proprio a questo proposito che la Cassazione ribadisce la responsabilità che grava sul datore di lavoro indipendentemente dal comportamento del lavoratore e dalla sua qualifica di impiegato a tempo pieno o autonomo. In pratica, il datore di lavoro non può sostenere la propria innocenza “assumendo – scrive la Cassazione – che il sinistro si sia verificato solo perché vi sarebbe stata, da parte della vittima, l’anomala iniziativa di gironzolare sul tetto in corrispondenza di pericolosi lucernari”.

“Chi è responsabile della sicurezza del lavoro – proseguono i giudici – deve avere la sensibilità di rendersi interprete del comportamento altrui”. In sostanza la Corte ribadisce che “la normativa anti infortunistica mira a salvaguardare l’incolumità del lavoratore non solo dai rischi derivanti da incidenti o fatalità, ma anche da quelli che possono scaturire dalle sue stesse disattenzioni, imprudenze o disubbidienze alle istruzioni raccomandate”. Insomma, il datore di lavoro deve rispettare rigorosamente le norme anti infortuni e le eventuali distrazioni degli operai non possono in nessun caso diventare un alibi.

(ror) 7 mag 2009 14:30 - il Velino.it

Sicurezza: l’impresa paga anche per gli incidenti dei dipendenti incoscienti

Nuova stretta sulla sicurezza lavoro. Il datore è responsabile degli infortuni anche quando il dipendente è incosciente e fa manovre “non corrette”.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con una sentenza depositata ieri, ha accolto il ricorso di un lavoratore che si era fatto male mentre raccoglieva delle mele. L’uomo aveva messo la scala in un punto in cui i rami erano particolarmente alti e doveva sporgersi molto per raggiungerli.
Un motivo, questo, che aveva fatto ritenere alla Corte d’Appello di Trento che l’azienda agricola non aveva nessuna responsabilità per la rovinosa caduta.
Ma la Cassazione ha rovesciato il verdetto, applicando anche al caso della manovre “non corrette” dei lavoratori incoscienti un antico principio secondo cui la responsabilità dell’azienda per gli infortuni “è esclusa soltanto in caso di dolo o rischio elettivo del lavoratore, ovvero di rischio generato da un’attività che non abbia rapporti con lo svolgimento dell’attività lavorativa o che esorbiti in modo irrazionale dai limiti di essa, mentre l’eventuale colpa del lavoratore non è di per sé idonea ad escludere il nesso causale tra il verificarsi del danno e la responsabilità del datore di lavoro, sul quale grava l’onere di provare di avere adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi del danno stesso”.

Francesca Bruno/DA - Cassazione.net

lunedì 4 maggio 2009

Rivista RLS/Fiom n.3

Vi segnalo il terzo numero della Rivista RLS a cura degli RLS/Fiom Jabil Marcianise.
In questo numero viene affrontato il concetto di "salute" che il Testo Unico definisce in questo modo "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità".

Nel prossimo numero, art.20: "obblighi dei lavoratori"

Buona lettura

domenica 26 aprile 2009

Aspettando il sito

Forse non tutti ricorderanno l'accordo del 1° Luglio 2008 sottoscritto da direzione aziendale Jabil Circuit, OO.SS. ed RSU presso Confindustria Bergamo: lo potete rileggere in questo post.
Ebbene, nel punto 2 della prima pagina, si poteva leggere chiaramente che "la società si impegna a completare il prima possibile le ricerche finalizzate a realizzare la nuova localizzazione intermedia di cui in premessa, che prevedibilmente si concretizzerà al massimo entro il termine del corrente anno, per consentire l’avvio dell’attività entro settembre 2009".

Il 2008 è ormai trascorso, siamo in Maggio quasi, quindi molto vicini a Settembre ma del sito intermedio ancora non si sa nulla: eppure di tempo ce n'è stato.
Nel frattempo gli operai di Mapello, già in cassa integrazione straordinaria, protestano davanti la sede bergamasca di Jabil contro l'immobilismo della società rispetto all'accordo e all'individuazione del sito intermedio (leggi l'articolo).

sabato 25 aprile 2009

Salviamo i manager?

Abbiamo recentemente appreso che finalmente verrà riscritta la norma "salva manager" contenuta nel Testo unico della sicurezza: il Capo dello Stato lo chiede "per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen" (leggete l'articolo da Rassegna.it).

A tal proposito vi volevo proporre la lettura di quest'articolo tratto da diario-prevenzione.net che fa un'analisi dettagliata della norma: ne riprongo di seguito alcuni punti.

Buona lettura

"d) che l’evento non sia imputabile ai soggetti di cui agli articoli 56, 57, 58, 59 e 60 del presente decreto legislativo per la violazione delle disposizioni ivi richiamate.
2. Il trasferimento degli obblighi derivanti dalla posizione di garanzia è consentito nei modi e nei limiti previsti dal presente decreto.».

Il comma d) che abbiamo sottolineato in grassetto rende pienamente le finalità dell'articolo : saranno le strutture gerarchiche aziendali intermedie ad essere sanzionate. Con questo articolo della norma, nei fatti, si costruisce una corazza formidabile a protezione del datore di lavoro che abbia avuto l'accortezza di delegare a dirigenti intermedi e preposti formali responsabilità e compiti decisionali e parvenze di capacità - potere di spesa ai fini della gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.
Mentre nei paesi nordici è prassi che l'AD tenga per sè la supervisione del sistema di gestione salute e sicurezza, in Italia, qualora passasse questa formulazione avremmo la più completa deresponsabilizzazione dei dirigenti e dei manager rispetto alla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. La proiezione verso il basso delle responsabilità penali e civili in materia di valutazione e gestione dei rischi per la salute e la sicurezza nel lavoro conferma l'impianto ideologico del ministro.
In buona sostanza i manager e i datori di lavoro, per il ministro, non sono "spendibili" come target di eventuali procedimenti giudiziari, per loro viene definita una sorta di immunità anche per quanto attiene la responsabilità di predisporre sistemi organizzati per la gestione della sicurezza. I manager italiani, a differenza di quelli dell'Europa del Nord, non avrebbero tempo da perdere ad occuparsi delle quisquiglie della salute e della sicurezza nel lavoro, debbono pensare alle grandi strategie, coi risultati che conosciamo .."