giovedì 31 luglio 2008

Non basta dire è stata una disgrazia

Ancora una volta morti bianche.
Questa volta a parlarne è Franca Mulas che nell'arco di 15 mesi è stata privata dell'affetto di suo figlio ventiduenne e di suo marito.
In questa pagina l'intervista apparsa su Dazeabo e la lettera scritta a Marco Bazzoni, apparsa su Liberazione.






Inidonea valutazione dei rischi e informazione dei lavoratori

Un amico della Bacheca (grazie Giorgio) mi ha segnalato quanto segue che spero i nostri RLS troveranno interessante.

UNA VALUTAZIONE DEI RISCHI NON ACCURATA O COMUNQUE NON ADEGUATA ED UNA INSUFFICIENTE FORMAZIONE DEI LAVORATORI CORRISPONDONO AI FINI SANZIONATORI AD UNA MANCATA VALUTAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI.

Cassazione Penale Sez. III - Sentenza n. 4063 del 28 gennaio 2008 (u. p. 4 ottobre 2007) - Pres. De Maio – Est. Franco – P. M. (Conf.) Tindari Baglione – Ric. F. G.

Con questa sentenza la Corte di Cassazione fornisce degli utili chiarimenti in merito all’applicazione degli obblighi da parte del datore di lavoro di effettuare una idonea valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e di fornire una sufficiente formazione ai lavoratori dipendenti pervenendo alla conclusione che una valutazione dei rischi non accurata o comunque non adeguata ed una insufficiente formazione dei lavoratori corrispondono ai fini sanzionatori ad una mancata valutazione dei rischi e ad una mancata formazione dei lavoratori.
Il caso in esame riguarda un datore di lavoro rinviato a giudizio e condannato dal giudice del Tribunale di B. per i reati di cui

- all’articolo 4, comma 2, del D. Lgs. n. 626/1994 per avere omesso, quale titolare di un laboratorio di confezioni, di effettuare una idonea valutazione dei rischi reali e specifici presenti nell'ambiente di lavoro e legati alle particolari situazioni lavorative, per aver omesso di adottare una collaborazione fattiva con il medico competente ed il responsabile dei lavoratori per la sicurezza per la redazione del documento di valutazione dei rischi, per la mancanza di misure di prevenzione da adottare e di un programma per realizzare le stesse, ed

- all'articolo 22, comma 1, dello stesso D. Lgs. n. 626/1994 per non avere progettato ed attuato una adeguata attività formativa per tutti i lavoratori, contenente gli obiettivi specifici, la definizione di moduli didattici e gli strumenti per la verifica di apprendimento.

L’imputata, nel fare ricorso alla Corte di Cassazione, poneva in evidenza che, così come era emerso dalle dichiarazioni rilasciate in giudizio dal teste dell’accusa, era stato riscontrato solo un mancato adeguamento annuale del documento di valutazione dei rischi e non anche l’assenza del documento stesso come contestato nel capo di imputazione, che invece dagli atti risultava essere stato redatto fin dal 1996 e che inoltre in merito alla attività di formazione dei dipendenti questa era stata pur attuata ma ritenuta “insufficiente”.
La Sezione III penale della Corte di Cassazione ha però rigettato il ricorso osservando che con il capo di imputazione relativo alla valutazione dei rischi “è stato contestato all'imputata di ‘non avere effettuato una idonea valutazione dei rischi presenti nell'ambiente lavorativo’, il che comprendeva non solo l'ipotesi in cui il documento di valutazione non fosse stato redatto, ma anche quelle in cui non fosse stato aggiornato o non fosse comunque adeguato”. “Il giudice del merito, poi, - prosegue la Corte di Cassazione - “ha ritenuto sussistente il reato di cui al capo a) appunto perchè il documento di valutazione dei rischi (pur essendo stato redatto) non era sufficiente ed adeguato, in quanto non individuava gli specifici pericoli cui i lavoratori erano sottoposti in relazione alle diverse mansioni svolte e non specificava quali misure di prevenzione dovevano essere adottate”.

Analogamente, per quanto riguarda la imputazione relativa alla formazione dei dipendenti, la Sezione III ha ritenuto sussistere il reato contestato “perchè è stata accertata una insufficiente attività formativa, per la mancanza di una attività di istruzione e informazione inerente ai rischi cui i lavoratori erano esposti, circostanza questa del resto nemmeno contestata nella sua oggettività” ed ha concluso che “era stato contestata non solo la mancanza di attuazione e progettazione di attività formativa, ma anche di non aver assicurato ‘adeguata attività formativa’, il che comprendeva pure le ipotesi di attività formativa insufficiente ed inadeguata”.

(Fonte - Porreca Gerardo , Sicurezza e prevenzione sul lavoro)

martedì 29 luglio 2008

Esacontrol per MF Componenti

Sfumata la cessione a Jabil della MF Componenti di Maddaloni (CE) a favore della Esacontrol e quindi addio allo spezzatino industriale che aveva in programma la multinazionale americana (in fondo le carni rosse non sono salutari, soprattutto quando la ciccia ce la mettono i lavoratori).

La cordata di impreditori genovesi, raggruppati sotto la sigla Esacontrol, ha addirittura iniziato una ricognizione industriale e patrimoniale per il subentro nella gestione. Verranno rilevati tutti i dipendenti, le commesse Alcatel, le attrezzature produttive e quindi viene garantita la piena tutela occupazionale dei dipendenti. Inoltre la Esacontrol si è mostrata disinteressata a qualsiasi trattativa immobiliare del sito di via Campolongo ma disposta a continuare la missione produttiva anche in una diversa sede, sempre nel territorio maddalonese.
Entro il 20 Agosto ulteriori approfondimenti sulla vicenda.

(fonte ilMattino 29/07/08)

mercoledì 16 luglio 2008

Fiaccolata Campello sul Clitunno

SABATO 19 LUGLIO
ore 21.30
Campello sul Clitunno

Fiaccolata per non dimenticare
la tragedia della "Umbra Olii"


scarica il volantino





sabato 12 luglio 2008

Via alla sperimentazione

Dopo le recenti assemblee, nello stabilimento della Jabil CM di Marcianise, si è convenuto che l'orario di lavoro settimanale per il personale turnista assumerà in via sperimentale, la seguente articolazione:

1° turno 7.00 - 14.00, intervallo mensa a fine turno
2° turno 14.00 - 21.30, intervallo mensa 18.00 - 1830 o 18.30 - 19.00
3° turno 21.30 - 05.00, intervallo mensa 02.00 - 02.30

La durata temporale della sperimentazione sarà 14 Luglio 2008 - 31 Dicembre 2008. (quasi sei mesi, più che sperimentazione sembra già realtà)
Nel corso del mese di Dicembre si svolgerà un incontro di verifica sull'efficacia del seguente accordo (le verifiche si dovrebbero fare abbastanza prima dello scadere del termine, non entro 30 giorni, non vi sembra?).

Quindi ora con la nuova turnazione abbiamo solamente una pausa lavori di due ore, dalle 05.00 alle 07.00, nella quale vedremo la fabbrica spegnersi, i rumori cessare, i corridoi vuoti.

Pura utopia! Ai turnisti del mattino verrà chiesto di anticipare l'entrata alle 6.00 ed ai turnisti della notte di posticiparla di un'ora...e vissero tutti felici e contenti(?).

giovedì 10 luglio 2008

Umbra Olii

Mezz'ora, turni ed interinali

Come annunciato in un comunicato nelle bacheche aziendali della Jabil CM di Marcianise, oggi 10 Luglio, si sono svolte le assemblee retribuite per discutere della proposta aziendale di revisione degli attuali turni di lavoro.

Uno dei membri della RSU ha cominciato l'assemblea spiegando in dettaglio il pensiero dell'azienda in materia turni, dopo aver preso atto, la volta scorsa che i lavoratori sembrano non gradire il famoso 3x8, sicuri del fatto di potercela fare a rispettare i piani di produzione. (continuando a beneficiare delle contrattazioni individuali a discapito di quelle collettive sminuendo il potere contrattuale del sindacato, per il proprio tornaconto)

Quindi questa volta la direzione ha chiesto ai lavoratori se era possibile "ottimizzare" i turni rendendoli consecutivi, semplicemente spostando di mezz'ora avanti il primo ed il secondo turno, riducendo ad una sola anzichè due, le pause "ferma lavori" tra due turni diversi.

Dopo il consueto silenzio ed il brusio incessante di sottofondo, frutto del chiaccherio tra i tavoli piuttosto che impugnare il microfono ed esporre il proprio pensiero e l'immancabile alzata di mano, tutt'altro che chiarificatrice, qualche lavoratore propone di retrocedere di mezz'ora il turno di notte anzichè far avanzare gli altri due, per non turbare troppo gli equilibri consolidati da anni nei lavoratori.

La RSU ha preso atto della proposta ed ha invitato l'assemblea ad un dialogo costruttivo piuttosto che la solita caciara informe ed inutile, diventata ormai una costante da molte assemblee insieme con la questione delle disparità di trattamento tra interinali ed effettivi.

Infatti i nostri colleghi dal contratto a somministrazione - cosi come li amano chiamare adesso, quasi una forma di pudore che però scompare quando le esigenze lavorative lo richiedono - hanno lamentato, ancora una volta, la loro diversità di condizione e di trattamento che autorizza alcuni a trattarli come bestie da macello, animali da soma senza dignità.
Lungi da me sollevare polemiche o strumentalizzare questo fenomeno, che purtroppo si ripete ogni giorno non solo nella nostra regione ma in tutta Italia, dove una legge iniqua (alla quale tutti hanno contribuito, senza distinzione di colore politico) ha preteso di liberarizzare il mercato del lavoro, volevo solamente ricordare a voi tutti che ogni individuo è artefice della propria fortuna e responsabile delle proprie azioni ed in certe occasioni ci si ritrova ad essere soli ma se si crede in quello che si fa, non si ha bisogno di nessuno.

Per ora attendiamo la risposta dell'azienda, nel frattempo speriamo che il tanto auspicato dialogo torni a fare la sua comparsa tra le mura della nostra azienda, scacciando via il freddo e cieco egoismo che regna sovrano e molto spesso ci mette gli uni contro gli altri.

mercoledì 9 luglio 2008

Ipotesi d'accordo Mapello

Si è svolto oggi a Mapello il referendum all'ipotesi d'accordo sottoscritto in data 1 Luglio 2008 da Jabil Circuit Mapello, OO.SS. ed RSU, presso Confindustria Bergamo, con i seguenti risultati:

Dipendenti 214

Aventi Diritti 198

Votanti 144 (72,7%)

Favorevoli 136 (94,4%)

Contrari 7 (4,8%)

Nulle 1

Bianche 0

(fonte Fiom Bergamo)

martedì 8 luglio 2008

Fiaccolata

Partecipate alla fiaccolata per ricordare i quattro operai morti carbonizzati nell'esplosione alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno il 25 novembre 2006: Tullio Mottini, 46 anni, Giuseppe Coletti, 48 anni, Vladimir Todhe, 32 anni, e Maurizio Manili, 42 anni.

E' importante tenere viva l'attenzione su questa strage sul lavoro, ma adesso ancor di più, dopo che l'amministratore delegato della Umbria Olii Giorgio del Papa ha chiesto un risarcimento di ben 35 milioni di euro ai familiari delle vittime, ha ricusato il Gip a otto giorni dall'udienza dell'11 Luglio (sapendo che la Procura di Spoleto l'avrebbe rinviato quasi sicuramente a giudizio), ha denunciato i periti del tribunale che avevano redatto una perizia a lui avversa, e l'assicurazione Unipol che ha liquidato i quattro lavoratori morti assolvendoli da qualsiasi responsabilità.

Questo ha comportato la sospensione del processo, in attesa che la Cassazione decida sul suo trasferimento oppure no (ovviamente ci auguriamo di no).
Ma purtroppo per sapere questa decisione dovremmo aspettare quasi sicuramente Settembre-Ottobre 2008.

Partecipate numerosi.

Marco Bazzoni-Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
Lorena Coletti, sorella di Giuseppe Coletti, uno dei quattro operai morti nella strage sul lavoro di Campello sul Clitunno.

Per adesioni, scrivete ai seguenti indirizzi email:

bazzoni_m@tin.it, oppure: zialory68@hotmail.it

domenica 6 luglio 2008

Lo stress,lo stress, lo stress di giorno...

L’art. 28, comma 1, del decreto legislativo n. 81 del 2008, prevede che la valutazione dei rischi coinvolga tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli collegati allo stress lavoro-correlato. In questo intervento si spiegherà che cos’è lo stress lavorativo, quali sono le fonti che lo generano, come va effettuata la relativa valutazione dei rischi e quali misure possono essere adottate dal datore di lavoro per eliminare o ridurre tali problemi.

Obbligo di valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato a cura di Sara Ferrua - Dottoranda di ricerca, Scuola internazionale di Dottorato in Diritto delle relazioni di lavoro, Fondazione Marco Biagi, Università di Modena e Reggio Emilia; Cultrice di Diritto del Lavoro, Dipartimento di Diritto Privato per l'Economia, Università degli studi di Milano-Bicocca.

Si ringrazia il Falcri e il Quotidiano Lavoro - Quotidiano di informazione su lavoro, previdenza e amministrazione del personale N. 17/6/2008, nonchè Giorgio Zanutto per la preziosa segnalazione.

venerdì 4 luglio 2008

Cordata ligure per la MF Componenti

Svolta improvvisa per la lunga ed estenuante vertenza MF Componenti di Maddaloni.
La Esacontrol, cordata di imprenditori liguri, ha presentato una proposta preliminare al Ministero dello Sviluppo Economico per il rilevamento di «tutti i 61 dipendenti, della totalità delle commesse Alcatel Italia (circa sei milioni di euro annui), dello stabilimento e pure del parco macchine».

L'offerta della Esancontrol ha disorientato il MSE a tal punto da revocare l'incontro finale tra MF Componenti e Jabil che ricordo era solo interessato alla parte più succulenta dello "spezzatino industriale", vedi cinque anni di commesse Alcatel escludendo immobili e lavorazioni meccaniche.

Entro fine Luglio la Esancontrol si è impegnata a presentare il suo piano industriale (mentre quello Jabil CM è oramai un pallido ricordo)(prendete esempio almeno dagli ultimi venuti.....) e solo allora si deciderà quale bandiera tornerà a trionfare sullo stabilimento ex Alcatel: Jabil o Esancontrol?
(fonte il Mattino 03/07/08)

giovedì 3 luglio 2008

Intesa notturna

Ieri si è svolto un'estenuante incontro nella sede bergamasca di Confindustria per definire le linee guida del trasferimento delle attività produttive della sede Jabil Circuit di Mapello verso lo stabilimento di Cassina de'Pecchi derivante dalla recente cessione di ramo d'azienda ad opera della Nokia Siemens Networks.

Nell'incontro iniziato in mattinata e protattosi oltre la mezzanotte è stato stabilito quanto segue: i lavoratori potranno accettare il trasferimento (incentivato) a Cassina de'Pecchi oppure iniziare la CIG Straordinaria biennale accompagnatoa da un percorso di mobilità incentivata.

Il trasferimento nella sede milanese della Jabil CM sarebbe comunque temporaneo: infatti entro Settembre 2009 tutte le attività di Cassina de'Pecchi verrebbero trasferite in un nuovo polo industriale a cavallo tra le province di Bergamo e Milano.

L'intesa della notte sarà ratificata a Roma, presso il Ministero delle Attività Produttive, giovedi 10 Luglio mentre domani le OO.SS. territoriali e la RSU Jabil Mapello incontreranno i lavoratori per illustrare loro modalità, tempi e contenuti dell'intesa notturna.

Per ulteriori approfondimenti vi invito a consultare il seguente articolo segnalatomi dai colleghi di Mapello.

mercoledì 2 luglio 2008

Ventilata sicurezza

Proseguono le operazioni di riassetto del sito marcianisano della Jabil CM che "entro tempi ragionevoli" sarà pronto ad ospitare i colleghi della vicina Jabil Circuit di San Marco Evangelista.

Notevole la razionalizzazione degli ambienti (peccato non poter dire altrettanto dei processi interni inadeguati ai nuovi layout) che ha visto ridurre sensibilmente lo spazio vitale di alcune lavorazioni e soprattutto di molti lavoratori. Macchine di collaudo e lavoratori pigiati gli uni contro gli altri, tanto da rendere difficili i movimenti più naturali e lo smaltimento del calore provocato dagli apparati. A ciò si aggiunge l'inadeguatezza dell'impianto di climatizzazione interna ormai vetusto e non certo pensato per smaltire la quantità di calore generata da tutte le apparecchiature (e lavoratori) presenti ora in pochi metri quadri. Fortunatamente qualcuno ha avuto la brillante idea di aggiungere degli ingombranti ed inefficaci ventilatori, al già sacrificato layout, per creare correnti forzate d'aria (e spifferi da cervicale)(per non parlare poi dei camici sintetici che aiutano a creare un piacevole effetto sauna).

Come se non bastasse, in tutto questo bailamme generale, si aggiungono i pericoli derivanti dalle operazioni di re-layout che si stanno svolgendo a fabbrica aperta ed in pieno boom di commesse: un fulgido esempio di rispetto delle norme di sicurezza a tutela dei lavoratori.

Possibile che per vedere certe cose, bisogna sempre che qualcuno si faccia male prima?

martedì 1 luglio 2008

RDL Informa Uilm n.3

"Ritmi produttivi, prestazione lavorativa e cottimo: la questione della quantità giornaliera" questo il titolo della Rivista di Informazione Sindacale e Diritto del Lavoro giunta al numero 3.

Essere competitivi sul mercato significa sbaragliare la concorrenza. Sbaragliare la concorrenza significa offrire qualità e quantità a costi minori.
Per i lavoratori tutto ciò si traduce in una corsa frenetica a produrre un numero sempre maggiore di "pezzi" nello stesso orario di lavoro. Un tempo per incentivare comportamenti simili si usava la retribuzione a cottimo: adesso è un pallido ricordo del passato visto che esercitando le "giuste pressioni" (o oppressioni) sui lavoratori si ottengono gli stessi risultati senza rimetterci un soldo.

A tal proposito è interessante osservare quanto dispone il codice civile in materia:

“La retribuzione può essere stabilita a tempo o a cottimo” (art. 2099 c.c.) mentre “Il prestatore di lavoro dev’essere retribuito secondo il sistema del cottimo quando, in conseguenza dell’organizzazione del lavoro, è vincolato all’osservanza di un determinato ritmo produttivo, o quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato della misurazione dei tempi di lavorazione” (art. 2100 c.c.).
Quindi, qualora l’azienda dovesse procedere alla misurazione dei tempi di lavoro, occorre stabilire forme d’incentivo retributivo, altrimenti l’attività di misurazione contrasta con le leggi dello Stato e i target imposti non hanno validità vincolante per il lavoratore.


Buona lettura

Scarica il numero 3 di RDL Informa Uilm

Vigili o no?

Nell'attesa delle verifiche congiunte riguardo l'annosa questione delle 50 assunzioni, la sete di lavoratori a somministrazione non si è placata all'interno dello stabilimento della Jabil CM di Marcianise.

Infatti i reparti si sono popolati di nuovi volti, giovani forti, pronti ad affrontare le sfide dettate dalla produzione e dalla competitività. Alcune di queste sfide comprendono i famigerati ed estenuanti turni notturni(in passato molto cari alla precedente RSU NSN anche se mai praticati da nessuno di loro, ovviamente).

Peccato che spesso e volentieri i malcapitati costretti al turno di notte vengano nuovamente estratti a sorte per le settimane successive o peggio ancora, per il sabato pomeriggio.

Tuttavia vista la rimozione del blocco degli straordinari non abbiamo motivo di stupirci, giusto?