Come annunciato in un comunicato nelle bacheche aziendali della Jabil CM di Marcianise, oggi 10 Luglio, si sono svolte le assemblee retribuite per discutere della proposta aziendale di revisione degli attuali turni di lavoro.
Uno dei membri della RSU ha cominciato l'assemblea spiegando in dettaglio il pensiero dell'azienda in materia turni, dopo aver preso atto, la volta scorsa che i lavoratori sembrano non gradire il famoso 3x8, sicuri del fatto di potercela fare a rispettare i piani di produzione. (continuando a beneficiare delle contrattazioni individuali a discapito di quelle collettive sminuendo il potere contrattuale del sindacato, per il proprio tornaconto)
Quindi questa volta la direzione ha chiesto ai lavoratori se era possibile "ottimizzare" i turni rendendoli consecutivi, semplicemente spostando di mezz'ora avanti il primo ed il secondo turno, riducendo ad una sola anzichè due, le pause "ferma lavori" tra due turni diversi.
Dopo il consueto silenzio ed il brusio incessante di sottofondo, frutto del chiaccherio tra i tavoli piuttosto che impugnare il microfono ed esporre il proprio pensiero e l'immancabile alzata di mano, tutt'altro che chiarificatrice, qualche lavoratore propone di retrocedere di mezz'ora il turno di notte anzichè far avanzare gli altri due, per non turbare troppo gli equilibri consolidati da anni nei lavoratori.
La RSU ha preso atto della proposta ed ha invitato l'assemblea ad un dialogo costruttivo piuttosto che la solita caciara informe ed inutile, diventata ormai una costante da molte assemblee insieme con la questione delle disparità di trattamento tra interinali ed effettivi.
Infatti i nostri colleghi dal contratto a somministrazione - cosi come li amano chiamare adesso, quasi una forma di pudore che però scompare quando le esigenze lavorative lo richiedono - hanno lamentato, ancora una volta, la loro diversità di condizione e di trattamento che autorizza alcuni a trattarli come bestie da macello, animali da soma senza dignità.
Lungi da me sollevare polemiche o strumentalizzare questo fenomeno, che purtroppo si ripete ogni giorno non solo nella nostra regione ma in tutta Italia, dove una legge iniqua (alla quale tutti hanno contribuito, senza distinzione di colore politico) ha preteso di liberarizzare il mercato del lavoro, volevo solamente ricordare a voi tutti che ogni individuo è artefice della propria fortuna e responsabile delle proprie azioni ed in certe occasioni ci si ritrova ad essere soli ma se si crede in quello che si fa, non si ha bisogno di nessuno.
Per ora attendiamo la risposta dell'azienda, nel frattempo speriamo che il tanto auspicato dialogo torni a fare la sua comparsa tra le mura della nostra azienda, scacciando via il freddo e cieco egoismo che regna sovrano e molto spesso ci mette gli uni contro gli altri.
Uno dei membri della RSU ha cominciato l'assemblea spiegando in dettaglio il pensiero dell'azienda in materia turni, dopo aver preso atto, la volta scorsa che i lavoratori sembrano non gradire il famoso 3x8, sicuri del fatto di potercela fare a rispettare i piani di produzione. (continuando a beneficiare delle contrattazioni individuali a discapito di quelle collettive sminuendo il potere contrattuale del sindacato, per il proprio tornaconto)
Quindi questa volta la direzione ha chiesto ai lavoratori se era possibile "ottimizzare" i turni rendendoli consecutivi, semplicemente spostando di mezz'ora avanti il primo ed il secondo turno, riducendo ad una sola anzichè due, le pause "ferma lavori" tra due turni diversi.
Dopo il consueto silenzio ed il brusio incessante di sottofondo, frutto del chiaccherio tra i tavoli piuttosto che impugnare il microfono ed esporre il proprio pensiero e l'immancabile alzata di mano, tutt'altro che chiarificatrice, qualche lavoratore propone di retrocedere di mezz'ora il turno di notte anzichè far avanzare gli altri due, per non turbare troppo gli equilibri consolidati da anni nei lavoratori.
La RSU ha preso atto della proposta ed ha invitato l'assemblea ad un dialogo costruttivo piuttosto che la solita caciara informe ed inutile, diventata ormai una costante da molte assemblee insieme con la questione delle disparità di trattamento tra interinali ed effettivi.
Infatti i nostri colleghi dal contratto a somministrazione - cosi come li amano chiamare adesso, quasi una forma di pudore che però scompare quando le esigenze lavorative lo richiedono - hanno lamentato, ancora una volta, la loro diversità di condizione e di trattamento che autorizza alcuni a trattarli come bestie da macello, animali da soma senza dignità.
Lungi da me sollevare polemiche o strumentalizzare questo fenomeno, che purtroppo si ripete ogni giorno non solo nella nostra regione ma in tutta Italia, dove una legge iniqua (alla quale tutti hanno contribuito, senza distinzione di colore politico) ha preteso di liberarizzare il mercato del lavoro, volevo solamente ricordare a voi tutti che ogni individuo è artefice della propria fortuna e responsabile delle proprie azioni ed in certe occasioni ci si ritrova ad essere soli ma se si crede in quello che si fa, non si ha bisogno di nessuno.
Per ora attendiamo la risposta dell'azienda, nel frattempo speriamo che il tanto auspicato dialogo torni a fare la sua comparsa tra le mura della nostra azienda, scacciando via il freddo e cieco egoismo che regna sovrano e molto spesso ci mette gli uni contro gli altri.
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