venerdì 30 novembre 2007

Reti a banda larga

Concluso l'accordo tra Eutelia e Nokia Siemens Networks, per la realizzazione di una rete nazionale di trasporto dati, basata su fibra ottica di ultima generazione.
L'accordo consentirà ad Eutelia, primo per fatturato tra gli operatori nazionali TLC, di estendere ulteriormente la propria rete nel nostro paese, gia' presente con circa 13.000Km di cavi.
Gli scenari che si apriranno a breve, consentiranno ad Eutelia di essere tra i protagonisti della "corsa alla banda larga", fornendo una serie di servizi wireless, con l'ausilio delle più recenti tecnologie come il WiMax.

mercoledì 28 novembre 2007

Alle calende greche

Dopo svariate vicisittudini e attese, anche Novembre ce lo stiamo lasciando alle spalle.

Oggi era il termine ultimo per la presentazione della risposta scritta da parte delle due aziende, alle richieste avanzate dalle segreterie nazionali, nell'ambito della vertenza Nokia Siemens - Jabil.
Le "letterine" sono pervenute al governo che si appresta a vagliarle, prolungando ulteriormente l'attesa.

In questa settimana ci sarà un tavolo di confronto "interministeriale", dove la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico e quello delle Telecomunicazioni e dell' Innovazione Tecnologica, analizzeranno gli scenari che si stanno configurando in Italia ed il ruolo di Nokia Siemens in quest'ambito.
Terminata la consultazione, per i primi giorni della settimana prossima, verranno convocate le OO.SS..
Di seguito, il link del comunicato emanato dalle segreterie nazionali.

sabato 24 novembre 2007

Incoerenza giusta?

La trattativa per il rinnovo del CCNL è in corso,si sa, e le segreterie nazionali hanno ribadito, a sostegno della vertenza, lo sciopero dalle prestazioni straordinarie (comunicato 22 Novembre). Inoltre, entro dicembre, saranno pianificate ulteriori 8 ore di sciopero, come ultima (si spera) tappa di questa vertenza.

A volte, quando si è in cammino, è utile guardarsi indietro, per vedere da dove si è partiti e dove si è arrivati, ma soprattutto, per vedere come ci si è arrivati. Senza andare troppo indietro, ecco le tappe salienti:

30 Ottobre, martedi - Sciopero nazionale, tute blu in piazza. Adesioni oltre l'80%. Presidio ai cancelli a Marcianise, preesistente a causa della vertenza NSN, che fa registrare alla nostra ex azienda, un'adesione plebiscitaria. Blocco delle prestazioni straordinarie a sostegno della vertenza

10 Novembre, sabato - La ex RSU NSN, presidia i cancelli a Marcianise, impedendo l'accesso ai dipendenti interinali BLG, turnisti 6x6, per i quali il sabato non è giornata straordinaria. Apparso comunicato in bacheca BLG, nessuna risposta dalla ex RSU NSN, sospettata di aver agito a scopo propagandistico.

16 Novembre, venerdi - Sciopero nazionale, tute blu di nuovo in piazza. Manifestazioni regionali. Adesioni superiori al 90%. A Marcianise, adesioni minori del 10%: in numeri 30 su 300 circa. Scarso interesse da parte dei lavoratori alla problematica contrattuale.

17 Novembre, sabato - Nessun presidio a Marcianise, per il blocco straordinari. Una cinquantina di persone fanno il loro ingresso in fabbrica, per lavorare ovviamente. Ex RSU NSN assente, avvalora l'ipotesi propagandistica del presidio di sabato 10 Novembre.

24 Novembre, sabato - Presidio ai cancelli, da parte dei lavoratori, per le prestazioni straordinarie. Ex RSU NSN assente, fino ad ora. Consentito l'ingresso solo ai turnisti 6x6 BLG e non (imparata la lezione). Piccolo inciso: la neonata azienda, aveva incentivato l'ingresso ai lavoratori tutti, corrispondendo retribuzione straordinaria, e non ore accantonate, come si era fatto sinora. Da circa 10 anni non accadeva un evento simile, in eguale misura.


Ripercorrendo le tappe, non posso fare a meno di pensare, che c'è una certa contraddizione tra quello che accade oggi e quello che accadde il giorno 16 Novembre.
Viene proclamato uno sciopero nazionale. Le segreterie nazionali hanno bisogno di sostegno, e la nostra azienda, o meglio noi lavoratori contribuiamo solo con un misero, insignificante 10% ?!?!?? Poi, per tutta incoerenza, oggi, si fa presidio ai cancelli per il blocco degli straordinari?!?!?!?
Prima ho detto insignificante 10%, ma ho sbagliato; quel 10% un significato lo ha: siamo i soliti opportunisti che se ne sbattono della democrazia, e vengono inevitabilmente soffocati dalla mancanza di essa. Siamo noi la causa e l'origine dei nostri mali, e solo noi possiamo salvarci, se lo vogliamo.

venerdì 23 novembre 2007

Verba volant, scripta manent

Dopo settimane di silenzio stampa, ecco le ultime da Roma, che potete leggere nel comunicato delle segreterie nazionali.
Le due società si sono impegnate a far pervenire, entro il 27, la loro proposta, dopodichè si aprirà il tavolo di confronto presso il Governo.
Le segreterie nazionali hanno ribadito la necessità di stringere i tempi, visto il protrarsi della vertenza.

La trattativa sul CCNL continua

Entro la fine dell'anno sono previste altre 8 ore di sciopero a sostegno della vertenza sul CCNL, cosi come dichiarato dalle segreterie nazionali nel loro comunicato.
Nell'incontro del 21 Novembre, Federmeccanica, dal canto suo, ha dichiarato di non avere alcun tipo di pregiudizio e sembra quindi disposta a trattare. Pertanto le segreterie nazionali hanno pianificato una fitta serie di riunioni con Federmeccanica, che dovrebbe culminare il 12 Dicembre.

Quindi permane lo sciopero della flessibilita' e degli straordinari, fermo restando, le otto ore sciopero proclamate per le prime tre settimane di Dicembre.

lunedì 19 novembre 2007

Blocco a termine (interinale)

Non so se molti hanno letto con attenzione, il mio post intitolato "Il sabato del villaggio".
In quel post, veniva messa in risalto la solerzia con la quale la ex RSU Nokia Siemens aveva applicato il blocco degli straordinari, a sostegno della vertenza sul CCNL, piazzandosi davanti ai cancelli ed impedendo l'ingresso ai lavoratori.

Presi dalla foga e da un fervore che mai li aveva colpiti prima, hanno negato l'ingresso in azienda anche ai turnisti 6x6 della BLG Logistic, destando stupore e perplessità nella RSU BLG e nei suoi lavoratori, che tutt'ora non comprendono quel gesto.

Come facilmente si spengono gli animi...

Sabato 17, con la vertenza del CCNL ancora in corso, il blocco degli straordinari è stato sospeso consentendo l'ingresso in azienda ad un numero consistente di lavoratori.

Dobbiamo dunque condividere il pensiero della RSU Blg, che, in un comunicato di quei giorni, vedeva nel picchetto del sabato precedente, l'ennesima trovata propagandistica?

Ai lettori, l'ardua sentenza

sabato 17 novembre 2007

I numeri dello sciopero

Sfiorato il 90% delle adesioni, per lo sciopero nazionale del giorno 16 novembre.
Oltre 200.000 i lavoratori che hanno partecipato alle iniziative proclamate dalle segreterie generali. Nel dettaglio: 80.000 lavoratori presenti alla manifestazione regionale della Lombardia; 20.000 a Padova; 30.000 a Bologna; 15.000 a Firenze; oltre 5.000 nelle altre piazze del centro-sud.
In basso, un estratto della tabella delle adesioni regionali per la regione Campania, che si commenta ampiamente da sola. Per chi la volesse consultare interamente, eccola.

venerdì 16 novembre 2007

Uniti per il contratto

Oggi 16 Novembre, le rappresentanze sindacali unitarie hanno indetto uno sciopero nazionale, di 8 ore, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale.
La questione è stata ribadita in tutte le realtà del settore ed anche nella nostra "neonata" azienda c'è stata la consueta assemblea. Sono stati ribaditi alcuni punti salienti dell'ipotesi di piattaforma e sono stati fatti interventi da posto, per mettere in luce alcune contraddizioni delle stesse OO.SS.. Non approfondisco l'argomento di proposito perchè preferirei che nei commenti si aprisse un dialogo sulla questione, per permettere a tutti di conoscere e condividere il pensiero di chi è intervenuto in assemblea.
L'argomento che vorrei approfondire in questa sede, è un'altra questione sollevata da uno dei rappresentanti provinciali: l'adesione allo sciopero.
Per molti, aderire ad uno sciopero significa una cosa sola: perdere soldi in busta paga per niente.

Se, quel milione e seicentomila metalmeccanici, sparsi in tutta Italia, ragionasse in questo modo, finora non avremmo visto nessun aumento salariale e avremmo visto la nostra precaria condizione declinare sempre più.
Fortunatamente non tutti ragionano allo stesso modo e ci sono lavoratori metalmeccanici che lottano sempre quando si tratta di queste questioni.

Ma se ci sono quelli che lottano, ci sono anche quelli che si nascondono sotto la calda coperta che sono altri a fornirgli.
Questo atteggiamento, si chiama, ne più e ne meno, PARASSITISMO.
Un esercito di pulci, senza distinzioni di inquadramento e mansione, che sfrutta gli scioperi e le lotte altrui, nascondendosi perlopiù dietro patetiche scuse, traendone beneficio immeritatamente.
E' un comportamento vergognoso che non accenna a diminuire, soprattutto nella nostra azienda.

Allora il mio consiglio è questo, valido per tutti coloro che del CCNL se ne fregano altamente, ai piani alti e non, negli uffici o nei reparti: quando verrà rinnovato il contratto e percepirete l'aumento contributivo, non intascatevelo, visto che non lo meritate, piuttosto abbiate il coraggio di rifiutarlo e donarlo interamente alle tante associazioni come Emergency, l'Unicef, l'AIDS Foundation, o altre. Almeno farete una buona azione e forse vi sentirete meglio!

giovedì 15 novembre 2007

Segnale assente

Dall'ultima assemblea presieduta dai rappresentanti nazionali, tenutasi il giorno 8 Novembre, sono ampiamente trascorsi i termini, entro i quali avremmo dovuto ricevere risposta dal governo, riguardo le richieste di garanzia avanzate (link).
"Niente nuove, buone nuove" , recita il proverbio : infatti a tutt'oggi nessuna risposta.
Quello che sappiamo e' che il governo si e' impegnato a contattare le due aziende, per metterle a conoscenza delle nostre richieste, alle quali devono replicare con comunicazione scritta.

martedì 13 novembre 2007

Il sabato del villaggio

La dismissione di attività o se preferite la procedura di trasferimento d'azienda, sembra essere diventata una prassi consolidata in Italia e ricetta di sicuro successo per le aziende.

Infatti, nel nostro sito, suddetta procedura è stata attuata per ben due volte: la prima volta per le aree magazzino e spedizione, cedute a BLG nel 2005; la seconda volta per tutto il comprensorio, ceduto a Jabil da pochi giorni.
Nella prima occasione il nostro sito fu teatro di scioperi e manifestazioni contro il processo di esternalizzazione. Ciò nonostante, la procedura andò avanti, contestualmente ad un accordo che fornisse determinate garanzie agli interessati al passaggio d'azienda.
Quest'anno è toccata ai restanti lavoratori del sito di Marcianise, ed anche in questa occasione ci sono stati scioperi e manifestazioni, ai quali i nostri colleghi dal maglione rosso, hanno sempre partecipato, confermando il loro rapporto di solidarietà con la loro azienda d'origine.

Lo scorso sabato, a sostegno della vertenza sul CCNL, e' stato proclamato,dalle segreterie nazionali, uno sciopero delle prestazioni straordinarie.

La RSU ex NSN e la RSU BLG si sono consultate, come sempre in queste occasioni, ed hanno deliberato, insieme, che il suddetto sciopero non avrebbe riguardato in alcun modo i lavoratori turnisti 6x6, per i quali, è risaputo, il sabato è un giorno di lavoro ordinario. Rientravano nella categoria turnisti 6x6 solo i lavoratori interinali da parte di BLG.

In barba agli accordi presi, la RSU ex NSN ha pensato bene di non permettere l'entrata ai lavoratori interinali BLG turnisti 6x6.

Non so se siete al corrente che è apparso un comunicato della RSU BLG che denuncia l'accaduto, ringraziando la RSU NSN per il disagio causato ai propri lavoratori. Inoltre, si legge nel comunicato, la RSU BLG non può fare a meno di pensare che i fatti di sabato, non siano altro che l'ennesima trovata propagandistica, in vista delle prossime elezioni RSU Jabil.

Tuttavia la RSU BLG ha fiducia nei lavoratori ex NSN ( NOI ), certi che alle prossime elezioni RSU, sapranno scegliere validi rappresentanti con i quali instaurare un rapporto di dialogo e di collaborazione proficua.

Resta il fatto che, a tutt'oggi, la RSU ex NSN non ha replicato in alcun modo al comunicato.
Qui tacet, consentire videtur

sabato 10 novembre 2007

Per non dimenticare

Per cambiare il futuro bisogna conoscere il passato.
A volte lo dimentichiamo, forse non ci interessa, ma guardare indietro consente di non commettere errori, per i quali a farne le spese siamo noi stessi.
A volte per convenienza personale, per non ascoltare la voce della coscienza, troppe volte zittita, finiamo per rifare sempre le solite, sbagliate, frettolose scelte.
Ecco quindi un breve, ma significativo, sguardo al passato, alle tante cose, a scapito dei lavoratori, che si sono perpetrate nella fù Nokia Siemens senza l’intervento (per contestarle) da parte dei nostri rappresentanti, che ovviamente le hanno appoggiate.

2003
In FAB1 un solo collaudatore gestisce 3 TestStation;

Nel reparto F.F.T. un solo collaudatore gestisce 2 TestStation;

2006
Flessibilità per i turnisti centrali, con decurtazione di 40 ore di PAR;

Turnazioni 6x6 : 4 turni di lavoro giornalieri di 6 ore, dal lunedì al sabato;

In FAB1 un solo collaudatore gestisce 6 TestStation;

2007
Nel reparto F.F.T. il collaudatore gestisce una sola TestStation arricchendola con montaggio e cablaggio dell’apparato;

Nel reparto riparazioni il collaudatore gestisce due TestStation;

Ognuna di queste piccole “conquiste” è stata giustificata come unico mezzo di salvezza per impedirci di colare a picco e per continuare ad essere competitivi sul mercato.
Ma così non è stato!
Questo non fa altro che confermare l’inadeguatezza dei nostri rappresentanti e la loro sudditanza verso l’azienda e la loro totale mancanza di rappresentanza dei lavoratori.

Vorrei tornare indietro con la memoria, al 2006, quando ci fu proposta la turnazione 6x6. Ricordo che in sede di assemblea tutti, e sottolineo tutti, esprimemmo il nostro diniego categorico ai nostri rappresentanti che facevano “orecchie da mercante”.
Si arrivò persino ad organizzare un referendum per mettere ai voti la questione dei turni. Referendum che fu ostacolato in tutti i modi più subdoli possibili, sia dall’azienda, sia dalle organizzazioni sindacali: convocazioni in palazzina, foto scattate con telefonini (proibite da una circolare che girò in azienda qualche tempo fa, ma chissà perché dimenticata), trasferimenti di reparto ed altre vessazioni.
Alla fine, non so come, riuscimmo ad ottenere il tanto sospirato referendum. Ma i sommi sacerdoti preparano bene la loro platea, incantandoli con le false prospettive di qualche centesimo in più all’ora e di qualche deroga per non fare il turno di notte (per non parlare di altre mistificazioni).
Il risultato delle votazioni di allora, lo conoscete tutti: colpa di chi ha creduto alle promesse biforcute. Ricordo le facce sgomente alla prima busta paga 6x6... poveri illusi!

Di tutta quella sporca faccenda, quello che emerse, fu la toale mancanza di democrazia ed il totale mancato appoggio dei nostri rappresentanti, che ancora una volta dimostrarono il loro rapporto stretto di sudditanza verso l’azienda.

Vi invito a tornare con la mente a tutti quei giorni e invito coloro che ricordano altri grandi “conquiste” da parte dei sommi sacerdoti, di scriverle nei commenti.

Invito anche i colleghi di Cassina, Bergamo e San Marco di unirsi a noi, nel rendere pubbliche le “conquiste” ottenute nei loro siti. Provvederò ad integrarle e a redarre un documento che le raccolga tutte.

venerdì 9 novembre 2007

Affari sporchi e mani pulite

Il primo vagito di questo blog risale al 27 Settembre, non è trascorso tanto tempo da allora, tuttavia, ad oggi questo blog conta circa 6000 click, con in media 100 visitatori al giorno.
Questa piccola creatura è cresciuta molto da allora ed ha contribuito a diffondere gli eventi che accadevano nella nostra piccola realtà al di fuori di essa: ricorderete sicuramente gli interventi dei colleghi di Cassina, di Jabil Bergamo e non ultimo del lavoratore cassintegrato della Finmek.
In altre parole: questo piccolo spazio stava servendo allo scopo per il quale era stato creato.

Dal 1° Novembre la procedura dell'articolo 47 si è conclusa, nonostante i presidi ai cancelli.
L'apertura di quei cancelli sembra aver gettato il silenzio su questo blog: come se quella lettera che abbiamo ricevuto tutti, avesse fatto piombare nello sconforto tutte quelle persone che fino a poco tempo fa animavano queste pagine.
Eppure il blog è perfettamente funzionante e viene aggiornato costantemente: continuo a farlo perché il suo scopo non è ancora stato assolto, e non lo sarà mai fino a quando il nostro sito non verrà raso al suolo.

La cosa che più temo è che la storia si continui a ripetere.
Molti credono che oramai il nostro sia un capitolo chiuso, che non ci sia più niente da fare, e ho paura che si lascino andare a comportamenti che negli ultimi anni non ci hanno portato a nulla di buono.

Che i nostri rappresentanti sindacali siano inadeguati al proprio compito, oramai è un fatto assodato e risaputo.
Ma perché sono inadeguati? Perché non sono in grado di difendere i diritti dei lavoratori?
A mio avviso, nel nostro comprensorio, il ruolo del sindacato è stato in qualche modo travisato, o meglio, distorto. Mi spiego meglio: il ruolo del sindacato in un'azienda, è quello di vigilare affinché l'azienda non leda in alcun modo i diritti dei lavoratori, non violi in alcun modo il CCNL e lo statuto dei lavoratori, e tante altre belle cose.
Nella nostra realtà, invece, il sindacato è visto come una specie di lampada di Aladino; ti fai la tessera e puoi chiedere al tuo sindacalista di fiducia qualsiasi tipo di favore: voglio lavorare in questo reparto anziché in quello; voglio fare sempre il turno di mattina; voglio l'esenzione dai turni di notte e via dicendo.
Un sindacalista serio, di fronte a queste richieste, anziché correre subito in palazzina a prostrarsi ai padroni per chiedere questi luridi favori, dovrebbe prendere il lavoratore che glieli ha chiesti e dovrebbe mandarlo a "stendere", dicendogli: "io questo mestiere non lo faccio!!!". Perché dovrebbero fare così? Molti non ci arrivano, o non ci vogliono arrivare.
Quando un sindacalista va in azienda a chiedere un favore, non fa altro che sottomettersi e diventare DEBITORE verso l'azienda. A furia di favori e favoretti, il DEBITO del sindacalista verso l'azienda cresce a dismisura.
E che succede poi quando i lavoratori hanno un reale problema?
Riuscirà il sindacalista di turno, INDEBITATO fino al collo, a salire dai padroni e far valere i NOSTRI SACROSANTI DIRITTI?? La risposta è NO!! NO!! Perché il sindacalista non può opporsi, non ha i mezzi, perché ha le mani troppo sporche di questi luridi favori, é legato a doppio spago con l'azienda e non può dir altro che OBBEDISCO!
Allora la verità è una sola: il sindacato della nostra azienda l'abbiamo indebolito noi, con le nostre assurde, stupide richieste. Ecco perché, adesso, nel vero momento del bisogno, i sindacalisti non possono difenderci e fanno le patetiche figure di niente che abbiamo già visto.
E la cosa più grave di tutta questa storia è che non abbiamo imparato niente, perché stiamo facendo di nuovo gli stessi errori.
Questi signori, alle elezioni non ci vogliono andare ancora, e lo sapete perché? Perché vogliono avere il tempo di vendere i loro sporchi favori, per assicurarsi il vostro voto. Gli state dando ancora una volta l'opportunità di venderci per un pugno di mosche.
Per sopravvivere abbiamo bisogno di una classe sindacale seria che non scenda a compromessi, e soprattutto, abbiamo bisogno di lavoratori SERI, che se hanno bisogno di qualcosa dall'azienda, gliela vanno a chiedere di persona, come in pochi hanno fatto ed hanno ottenuto, potendo ora girare a testa alta nei corridoi.
Cari colleghi, é venuto il momento di tirare fuori le palle e di mandare i soliti "coglioni" a lavorare, cosa che hanno dimenticato da un pezzo!

P.S. Vi allego un documento ufficiale FIOM che chiarisce il ruolo della RSU. Una lettura che non dovrebbe mancare sul comodino del buon sindacalista. Ovviamente non è nostro il caso.

giovedì 8 novembre 2007

Incontro a Roma: rappresentanti nazionali e governo

Oggi in mattinata si è svolta un'assemblea presieduta dal rappresentante nazionale Fim e le rappresentanze locali e provinciali. Oggetto dell'assemblea: l'incontro del giorno prima al tavolo governativo.

Il rappresentante Fim ha introdotto la questione facendo un completo escursus storico di tutta la nostra vicenda: no all'esternilazzazione, richiesta di partecipata, garanzie e via dicendo. Inoltre, ci ha tenuto ha puntualizzare la rilevanza e peculiarità della nostra vicenda, la quale, nonostante non preveda dichiaratamente rischi occupazionali, è stata più volte oggetto di discussione al tavolo governativo.
Successivamente è passato ad enunciare e spiegare i vari punti dell'eventuale accordo che dovrà essere realizzato con il cedente e il cessionario al tavolo governativo:
- prolungamento della durata temporale dell'accordo, non quattro anni come dichiarato;

- impegno da parte di Nokia Siemens di fornire esclusivamente agli stabilimenti di Cassina e Marcianise ordini di produzione di operatori telefonici operanti nel territorio italiano;

- in caso di futura cessione, impegnare il cessionario ad integrare tutto il personale interessato alla cessione;

- in caso di crisi che preveda la prematura fine dell'attività, impegnare Nokia Siemens a reintegrare tutto il personale in Nokia Siemens;

- garanzie di continuazione del rapporto di collaborazione per tutto il nostro indotto;

Il governo si è impegnato a convocare le due aziende per discutere i punti di cui sopra; nei primi giorni della settimana prossima avremo comunicazione in merito.
A sostegno delle richieste è ovviamente pretesa la partecipazione di tutti i lavoratori, e sottolineo tutti, con una massiccia adesione agli scioperi che verranno programmati.

Seguiranno aggiornamenti

mercoledì 7 novembre 2007

Sciopero generale

La vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, come preannunciato, non si è esaurita.
Federmeccanica non ha risposto adeguatamente alle richieste avanzate dalle segreterie nazionali.
Quindi FIM, FIOM e UILM hanno indetto, quale sostegno per la lotta, uno sciopero generale di 8 ore, programmato per il giorno 16 Novembre.


Vi segnalo, inoltre, la brutta sorpresa ricevuta ieri dal segretario generale CGIL, Epifani, all'ateneo di Roma 3, per il convegno "Lavorare bene nell'università pubblica di qualità". L'aula magna infatti è stata presa d'assalto da un centinaio di studenti "bamboccioni" che hanno sommerso il povero Epifani di fischi, a causa del protocollo Welfare che ha peggiorato ulteriormente la legge 30 e la riforma Maroni sulle pensioni.

lunedì 5 novembre 2007

Parole, parole, parole

Dopo un presidio ai cancelli, a dir poco estenuante, oggi i lavoratori della ex Nokia Siemens Networks fanno il loro ingresso nel comprensorio. Visibili, non c'è che dire, i segni del trasferimento d'azienda: cambio di bandiera, oscuramento delle vecchie insegne, a molti care. Passaggi obbligati e oserei dire, fisiologici.
La mattinata scorre tranquilla nell'attesa dell'assemblea programmata per le ore 13,00 che ha visto l'ingresso delle rappresentanze sindacali provinciali e locali in sala mensa, dove veniva comunque somministrato il pasto caldo ai lavoratori.
Pochi minuti di attesa e l'assemblea comincia con l'introduzione soporifera e inconcludente del rappresentante provinciale Fiom, alla quale non è seguita il solito applauso ma piuttosto un lungo significativo silenzio.
Nell'attesa che all'introduzione seguisse dell'altro da parte delle rappresentanze sindacali, c'è stato uno scambio di opinioni dal posto, più o meno animato. Se ne è potuto cogliere il calore e la forza anche dagli angoli più remoti dei locali mensa.
Voci diverse, ma un coro unanime, che ha messo in discussione le modalità di intervento delle rappresentanze locali e provinciali sulla vertenza Nokia Siemens Networks: la mancata partecipazione in sedi ufficiali; le affermazioni di paternità delle azioni di lotta intraprese; gli svariati tentativi di dividere ed indebolire i lavoratori. Mancanze ritenute assai gravi dall'assemblea che non ha potuto fare a meno di invitare i rappresentanti locali, a sedersi dall'altro lato del tavolo, considerando anche il mandato oramai scaduto da mesi. L'invito non è stato accolto quasi per confermare un certo "morboso" attaccamento alla poltrona.
Invano i rappresentanti provinciali hanno provato a far valere le proprie ragioni, ma l'assemblea ha ribattuto decisamente con i fatti, confutando tutte le argomentazioni.
L'attenzione del dibattito si è spostata verso l'incontro del giorno 7 Novembre presso il governo, che vedrà protagonisti i rappresentanti nazionali: gli unici ammessi a discutere al tavolo. Oggetto della trattativa le sacrosante garanzie che spettano ai lavoratori.
Sul finire dell'assemblea, riguardo le azioni di lotta da intraprendere, i lavoratori hanno deciso di attendere l'esito dell'incontro del 7, per pianificare eventuali proteste e loro modalità.
Queste sono state le ultime parole che hanno suggellato la fine dell'assemblea.
Nel frattempo, come per voler contraddire quanto affermato in assemblea, la RSU locale ha esposto in bacheca, una sorta di calendario, contenente orari e modalità, per gli scioperi programmati per i giorni 6 e 7.

venerdì 2 novembre 2007

Visite a stelle e strisce

Programmata per il giorno 6 Novembre ore 15:30, la visita del nuovo console americano presso la sede di San Marco Evangelista (CE) della Jabil Circuit Italia s.r.l. Invitati anche i rappresentanti della stampa, i quali potranno constatare di persona la serietà e la solidità dell'azienda americana che di recente ha acquisito gli stabilimenti della Nokia Siemens Networks di Marcianise e Cassina de' Pecchi.