Il panorama delle aziende in crisi nel casertano, questa volta vede protagonista la MF componenti di Maddaloni, un tempo Alcatel e prima ancora Face Standard. Recentemente il management aziendale e la Xantia, detentrice del pacchetto azionario di maggioranza, hanno deciso (e ribadito) la cessazione della missione produttiva dello stabilimento di Maddaloni ed il trasferimento delle commesse nell'altro stabilimento di San Giovanni in Persiceto(BO). Mentre per gli oltre 100 dipendenti della MF è previsto un percorso di mobilità collettiva.
Agitazioni ed incontri al Ministero dello Sviluppo Economico sono risultati vani nel tentativo di far ritornare il management sui suoi passi. Anche il progetto di favorire una cordata di industriali pronta a rilevare l'azienda sembra sfumato.
Tuttavia la multinazionale americana Jabil, presente in Italia con quattro stabilimenti produttivi di cui due in CIG ordinaria e straordinaria, sembra intenzionata a rilevare lo stabilimento MF di Maddaloni, ma non interamente.
Infatti sembrebbe sua intenzione acquisire la forza lavoro ed il patrimonio produttivo della MF, vale a dire i cinque anni di commesse garantite dalla Alcatel Italia ed il restante bagaglio produttivo (escluse le lavorazioni meccaniche e carpenteria). Per nulla presente nei suoi desideri, la volontà di acquisire il patrimonio immobiliare della MF che è uno dei motivi che ha determinato la decisione di cessare le attività produttive nel sito di Maddaloni.
Arduo il compito del Ministero dello Sviluppo Economico, che in tempi strettissimi, dovrà decidere le sorti della MF e dei suoi lavoratori anche alla luce dell'offerta avanzata dalla Jabil.
La riunione decisiva al Ministero è stata pianificata per il giorno 10 Aprile e se l'offerta Jabil viene accolta si prospetta per i lavoratori la CIG speciale, viceversa verrà avviato il percorso di mobilità collettiva.
Di seguito l'articolo apparso sul Mattino del 27 Marzo 2008 ed il verbale di riunione del MSE del 26 Marzo 2008.
Inoltre vi segnalo questa pagina(o questo documento alla pagina 11 e 12), dove troverete un piccolo trafiletto riguardo la MF (EX ALCATEL nell'articolo) e il comportamento scorretto dell'azienda nei confronti delle rappresentanze sindacali, configurato come vero e proprio "atto di aggressione alle libertà sindacali".
Agitazioni ed incontri al Ministero dello Sviluppo Economico sono risultati vani nel tentativo di far ritornare il management sui suoi passi. Anche il progetto di favorire una cordata di industriali pronta a rilevare l'azienda sembra sfumato.
Tuttavia la multinazionale americana Jabil, presente in Italia con quattro stabilimenti produttivi di cui due in CIG ordinaria e straordinaria, sembra intenzionata a rilevare lo stabilimento MF di Maddaloni, ma non interamente.
Infatti sembrebbe sua intenzione acquisire la forza lavoro ed il patrimonio produttivo della MF, vale a dire i cinque anni di commesse garantite dalla Alcatel Italia ed il restante bagaglio produttivo (escluse le lavorazioni meccaniche e carpenteria). Per nulla presente nei suoi desideri, la volontà di acquisire il patrimonio immobiliare della MF che è uno dei motivi che ha determinato la decisione di cessare le attività produttive nel sito di Maddaloni.
Arduo il compito del Ministero dello Sviluppo Economico, che in tempi strettissimi, dovrà decidere le sorti della MF e dei suoi lavoratori anche alla luce dell'offerta avanzata dalla Jabil.
La riunione decisiva al Ministero è stata pianificata per il giorno 10 Aprile e se l'offerta Jabil viene accolta si prospetta per i lavoratori la CIG speciale, viceversa verrà avviato il percorso di mobilità collettiva.
Di seguito l'articolo apparso sul Mattino del 27 Marzo 2008 ed il verbale di riunione del MSE del 26 Marzo 2008.
Inoltre vi segnalo questa pagina(o questo documento alla pagina 11 e 12), dove troverete un piccolo trafiletto riguardo la MF (EX ALCATEL nell'articolo) e il comportamento scorretto dell'azienda nei confronti delle rappresentanze sindacali, configurato come vero e proprio "atto di aggressione alle libertà sindacali".