mercoledì 17 ottobre 2007

Incontro a Roma, vertici finlandesi e governo italiano, II Atto

Ieri si è svolto l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con i vertici del colosso finlandese e i delegati nazionali delle rappresentanze sindacali unitarie.
Il rappresentante della multinazionale Kivinen ha dichiarato che la scelta di dismettere i siti manufatturieri di Cassina e Marcianise è irreversibile, visto che la società preferisce concentrarsi sul ramo dei servizi e del software piuttosto che sull'hardware.
I rappresentanti nazionali ed il governo hanno espresso la loro contrarietà a questa decisione non solo per le conseguenze di questa scelta nei confronti dei lavoratori ma anche per il previsto piano di ristrutturazione del settore delle telecomunicazioni in Italia.
A questo punto il MSE ha prospettato alla multinazionale una soluzione alternativa per impedire alla stessa di defilarsi: mantenere la propria presenza azionaria nella società congiuntamente al partner Jabil.
Il rappresentante della multinazionale non si è dichiarato completamente contrario a questa nuova prospettiva, pur facendo presente che è in corso una trattativa e pertanto si è impegnato a contattare personalmente i vertici americani di Jabil. Anche il Ministero dello Sviluppo Economico si è impegnato a contattare la società americana.
Contemporaneamente anche i lavoratori devono fare la loro parte e continuare con la lotta, cosi come incitano a fare le rappresentanze unitarie nel comunicato diramanato oggi (presente sui siti delle confederazioni).
Ulteriori approfondimenti nei commenti.

3 commenti:

Moderatore ha detto...

Naturalmente oggi ci sono state delle assemblee retribuite per mettere al corrente i lavoratori di ciò che è emerso ieri dal fatidico incontro.
Ci tengo a precisare che all'incontro ha partecipato anche una delegazione di lavoratori.
L'assemblea si è svolta in modo quasi pacifico: ci sono stati i soliti interventi che non hanno fatto altro che ribadire lo stato di malessere e di sfiducia nelle rappresentanze unitarie locali che noi tutti già conosciamo e che sono state denunciate anche ai nazionali, non solo in passato ma anche nella giornata di ieri.
Dopo un'arringa difensiva da parte di uno dei rappresentanti RSU, della quale tralascio i particolari poichè non attinenti ai fatti, finalmente c'è stato il solito dibattito dove sono emerse incertezze e scetticismo riguardo le azioni di lotta da intraprendere.
A mio avviso queste considerazioni da parte dei lavoratori sono emerse causa una incorretta e poco convinta esposizione dei fatti accaduti ieri. Infatti cosi come sono stati riportati si è lasciato ad intendere che la procedura di cessione continuava e contemporaneamente veniva chiesta una mobilitazione massiva alla lotta. Ecco quindi spiegato lo scetticismo di alcuni e la sfiducia totale sul risultato di determinate azioni.
La cosa che si è omessa precisare è che se le due controparti accettano quanto proposto dall'MSE è chiaro che la procedura di cessione viene interrotta per far posto ad un tipo di accordo totalmente diverso.
Con questa premessa sicuramente i lavoratori avrebbero accolto in modo diverso la prospettiva di continuare a lottare.
Riguardo ciò mi permetto di sottolineare che non è ancora tutto perduto, perlomeno ci stiamo provando e soprattutto la richiesta di continuare a lottare viene dalle rappresentanze unitarie NAZIONALI, le uniche ammesse al tavolo delle trattative con la multinazionale al MSE!!! (i provinciali e i locali hanno fatto ANTICAMERA)
In molti hanno giudicato che solo un'ora di sciopero era un pò pochino ma come ha suggerito Laura Spezia questo è solo l'inizio. Come è possibile leggere sul comunicato ufficiale verranno intraprese a breve altre azioni di lotta, alle quali per il momento mi pare ci stiamo attenendo.
Quindi, cari colleghi, suggerirei una partecipazione convinta e massiva poichè è in ballo il nostro futuro e dobbiamo tentare il tutto per tutto, dobbiamo percorrere tutte le strade possibili, non bisogna darsi per vinti quando ci sono persone che hanno abbracciato la nostra causa e la stanno perorando con decisione.
Poche ore di sciopero sono nulla in confronto alla perdita della nostra unica fonte di sostentamento.

Anonimo ha detto...

Purtroppo oggi alle ore 19 un nostro rappresante RSU ha detto E'Finita.....So che da Roma giungono segnali poco incorragianti,xchè la Jabil ha rifiutato questa partenrship con Nokia-Siemens,ma si dice che la questione stia finendo al Consiglio dei Ministri,i segretari generali della Triade si sono immediatamente attivati in congiunta con il MSE a portare e convocare le controparti Jabil e Nokia al tavolo del Governo....Io ci credo ancora......Ammetto ke un po la Nokia ci ha rotto le palle,stia facendo troppo l'indecisa su tutto...Vuoi vendere?Allora Cazzo vendi ,vuoi restare?Allora Resta ,non si sa la Nokia ke vuole da tutto ciò.....

Anonimo ha detto...

La Jabil rifiuta la partenrship ??
Ma chi cacchio la vuole !!!!!!!