Nella giornata di ieri, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto l'incontro voluto dalle OO.SS. nazionali, per discutere delle prospettive industriali del gruppo Jabil in Italia.
Dall'incontro è emerso che l'azienda vuole potenziare la sua presenza nel mercato italiano della manifattura elettronica; si prefigge di raggiungere l'obiettivo offrendo nuovi prodotti ed inserendosi in aree di mercato quali la difesa, l'elettromedicale, ecc. Tuttavia a sostegno di questi buoni propositi, l'azienda non ha fornito nessun dato concreto. In sostanza, una tonnellata di aria fritta!
Altro dato emerso dall'incontro è la necessità da parte di Jabil di accorpare gli attuali siti produttivi, passando dalle quattro unità a due. E' infatti previsto, nel giro di pochi mesi, la chiusura del sito di San Marco Evangelista che verrà accorpato al neo-acquisito stabilimento ex NSN di Marcianise; stessa sorte toccherà allo stabilimento di Mapello che verrà trasferito nella nuova sede Jabil a Cassina de'Pecchi, anch'esso risultato della recente acquisizione.
Durante l'incontro non è stata fatta parola alcuna riguardo l'attuale calo dei carichi di lavoro dei quattro siti, in particolare a Mapello(BG) (attualmente in CIG ordinaria) e a San Marco Evangelista(CE) (attualmente in CIG straordinaria).
Ovviamente le OO.SS. sono contrarie a questa politica aziendale e giudicano la decisione di voler chiudere i due siti imprevedibile ed imprevista, anche se su questo blog se ne stava parlando da più di qualche mese.
Ad ogni modo le OO.SS. e le RSU ritengono opportuno mettere in campo una serie di iniziative, a sostegno delle posizioni sindacali.
Nel frattempo il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconvocato le parti il 19 Marzo.
Non c'è che dire: le cose vanno proprio bene!
Un'ultima cosa: vi segnalo questa pagina, dove l'Eco di Bergamo riporta la notizia dello spostamento della Jabil di Mapello mentre a questo link trovate il comunicato ufficiale delle OO.SS e, non ultimo, il verbale di riunione redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Dall'incontro è emerso che l'azienda vuole potenziare la sua presenza nel mercato italiano della manifattura elettronica; si prefigge di raggiungere l'obiettivo offrendo nuovi prodotti ed inserendosi in aree di mercato quali la difesa, l'elettromedicale, ecc. Tuttavia a sostegno di questi buoni propositi, l'azienda non ha fornito nessun dato concreto. In sostanza, una tonnellata di aria fritta!
Altro dato emerso dall'incontro è la necessità da parte di Jabil di accorpare gli attuali siti produttivi, passando dalle quattro unità a due. E' infatti previsto, nel giro di pochi mesi, la chiusura del sito di San Marco Evangelista che verrà accorpato al neo-acquisito stabilimento ex NSN di Marcianise; stessa sorte toccherà allo stabilimento di Mapello che verrà trasferito nella nuova sede Jabil a Cassina de'Pecchi, anch'esso risultato della recente acquisizione.
Durante l'incontro non è stata fatta parola alcuna riguardo l'attuale calo dei carichi di lavoro dei quattro siti, in particolare a Mapello(BG) (attualmente in CIG ordinaria) e a San Marco Evangelista(CE) (attualmente in CIG straordinaria).
Ovviamente le OO.SS. sono contrarie a questa politica aziendale e giudicano la decisione di voler chiudere i due siti imprevedibile ed imprevista, anche se su questo blog se ne stava parlando da più di qualche mese.
Ad ogni modo le OO.SS. e le RSU ritengono opportuno mettere in campo una serie di iniziative, a sostegno delle posizioni sindacali.
Nel frattempo il Ministero dello Sviluppo Economico ha riconvocato le parti il 19 Marzo.
Ne abbiamo parlato più volte su queste pagine, ma non posso negare che la notizia non mi abbia fatto un certo effetto, soprattutto perchè dall'incontro mi aspettavo venisse fuori, il tanto decantato, piano industriale. Invece, del piano industriale se ne sono fregati altamente, parlandone senza dati alla mano, facendo promesse che ricordano tanto i nostri cari politici.
A parer mio, il piano industriale non esiste e non hanno nessun interesse ad averlo, perchè sperano di campare (io direi sopravvivere) con i famosi tre anni + uno che garantisce NSN.
Ecco perchè l'unico modo per avere qualche introito in più diviene quello di chiudere due stabilimenti ed accorparli: si risparmiano tanti bei soldini e si scoraggiano i lavoratori poverini che devono farsi troppi chilometri per guadagnarsi il pane.A parer mio, il piano industriale non esiste e non hanno nessun interesse ad averlo, perchè sperano di campare (io direi sopravvivere) con i famosi tre anni + uno che garantisce NSN.
Non c'è che dire: le cose vanno proprio bene!
Un'ultima cosa: vi segnalo questa pagina, dove l'Eco di Bergamo riporta la notizia dello spostamento della Jabil di Mapello mentre a questo link trovate il comunicato ufficiale delle OO.SS e, non ultimo, il verbale di riunione redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico.
6 commenti:
Italia un paese democratico io non dire proprio direi piuttosto un paese in disfacimento totale dove onesta', rispetto, legalita'voglia di progredire sono solo uno slogan elettorale e null'altro.Le organizzazioni sindacali sono diventate anche loro associazioni sporche dove accordi e inciuci sono diventati la regola.I lavoratori sono ormai una massa informe di realta' che spaziano della totale imbecillita' creata dal calcio dalla macchina o semplicemente da una cultura tipo grande fratello.I pochi che ancora pensano si trovano completamente disorientati dal menefreghismo generale e soccombono pure loro.Da un paese cosi' cosa pretendiamo che una jabil non pensi e non realizzi poi tutte le varie schifezze che gia' ci ha presentato.Per il futuro aspettiamoci di tutto da una azienda di tale spessore imprenditoriale.I rappresentanti del governo non so se si sono informati dello spessore industriale di Jabil ma io dico se lo hanno fatto faccio i miei complimenti per aver contribuito a questo nostro disastro.Io ho solo rabbia di vedere un paese che peggiora costantemte e mi chiedo cosa lascieremo ai nostro figli?Se non cambiamo un mondo senza speranze e ingiustizie da sopportare per una vita.ciao a tutti
Ed hanno pure il coraggio di appendere in fabbrica, manifesti che dicono che vogliono restare in Italia, vogliono fare investimenti....sééé col cavolo!
L'investimento sono i soldi che si possono pappare dallo stato e dai licenziamenti che vogliono indurre....
Che facce di bronzo! (e mi sono contenuto parecchio)
moderatore vorrei darti un suggerimento perche' non realizziamo sul blog una chat? Un saluto e grazie per aver creato questo eccezzionale mezzo democratico di espressione che e' il blog . Ciao
Ciao a tutti
Vorrei dire la mia sulla cosa e fare qualche riflessione con voi. Noi tutti primo immaginavamo che questo sarebbe successo era impensabile che due fabbriche della stessa azienda fossero così vicino è naturale che prima o poi sarebbero state accorpate. Ma da adesso in poi cosa succederà quali saranno le prospettive??? Semplice da san Marco come da Mapello arriveranno nuovi lavoratori, circa 200, nelle nuove sedi jabil di Cassina e Marcianise quindi nuova forza lavoro che faranno, immagino, i prodotti che facevano nelle loro sedi fino a che non finiranno le commesse che saranno sicuramente in esaurimento e poi si appoggeranno alla nuova commessa di nokia siemens visto che jabil di acquisire nuovi clienti non se ne parla… e i nostri interinali che lavorano facendosi il culo da piu di 5 anni che fine faranno??? Semplice tutti a casa… E le ditte esterne ,logistica manutenzione ecc. che fine faranno???? Semplice in jabil si fa tutto in casa e quindi tutti a casa… E fra 4 anni che finirà la commessa nokia siemens??? Semplice VE NE DOVETE STARE A CASAAAAAAA!!!!! Visto che jabil non sa o forse non vuole acquisire nuovi clienti ma solo fabbriche da chiudere…
Ciao e alla prossima
Omega ma cosa dici Jabil e' una ditta seria e' stata anche a Roma dal governo il sindacato ha riconosciuto sani principi in questa ditta e a suo modo non ha intrapreso forti iniziative nei sui confronti ma solo qualche disappunto con qualche sciopero di protesta con le bandierine in mano.NATURALMENTE STO SCHERZANDO e ti diro' che vedrai che quando la situazione peggiorera' ulteriormente riusciranno ancora a infarcire la situazione spacciandola come una soluzione alternativa alla perdita del posto.Le cose in jabil non funzionano ma temo che ormai la situazione e' talmente degradata che non esiste soluzione.I lavoratori sono allo sbando non riescono piu' a reagire perche' non hanno fiducia piu' in nulla neppure nel sindacato perche' ogni volta piu' che un alleato diventa anch'esso il tuo nemico.A Cassina e' sparito il turno notturno causa calo lavoro ,sono spariti gli interinali e' scomparso un ambiente sereno di lavoro.In compenso i quadri dirigenziali delle attivita' si sono rimpinguate di nuove figure sicuramente pronte a mettersi in mostra .Le assemble in fabbrica ormai sono una farsa unica sono solo brutte notizie o prese per i fondelli e' una situazione demoralizzante perche' nessuno reagisce piu'.ciao a tutti da Blogger
Caro anonimo,riguardo la chat, ho inserito un banner nella barra laterale destra, in alto.
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Grazie per i complimenti e mi raccomando utilizzate questo strumento ed i suoi contenuti.
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