CONFERMATO SCIOPERO 23 GENNAIO PER LICENZIAMENTO
MACCHINISTA DANTE DE ANGELIS
LA PROPOSTA PER UNA SUA "ABIURA” E’ IRRICEVIBILE, ILLOGICA ED OFFENSIVA
MACCHINISTA DANTE DE ANGELIS
LA PROPOSTA PER UNA SUA "ABIURA” E’ IRRICEVIBILE, ILLOGICA ED OFFENSIVA
Roma, 17 gennaio 2009 – E’ irricevibile, illogica ed offensiva la richiesta di ritrattazione pubblica, cioè una sorta di ‘abiura’, posta dalle FS come pregiudiziale per la revoca del licenziamento del macchinista e delegato alla sicurezza, Dante De Angelis, tenuto conto che le sue doverose dichiarazioni, rilasciate in occasione dello spezzamento di un ETR 500, avvenuto il 14 luglio 2008 a Milano e poste alla base del provvedimento, riguardavano i numerosi gravi incidenti accaduti ai treni eurostar nei mesi precedenti.
Nei giorni scorsi con una lettera diretta al sindacato, il direttore del personale, Domenico Braccialarghe, citando anche l’archiviazione del Tribunale di Milano, aveva confermato la disponibilità aziendale a valutare una soluzione transattiva con l’irrogazione di una sanzione di minore gravità rispetto al licenziamento.
Nella serata di ieri, invece, la retromarcia dell’azienda che a mezzo stampa annuncia come pregiudiziale una dichiarazione da parte di De Angelis ‘da rendere pubblica, in cui si riconosca l’assoluta infondatezza di quanto affermato in merito agli incidenti degli eurostar’.
Siamo delusi ed indignati e ci interroghiamo sulle ragioni di questo brusco cambio di rotta.
E’ una richiesta di stampo medioevale che somiglia ad una vera e propria “abiura” e che conferma la natura politica del licenziamento e la volontà di arrivare, attraverso il ricatto occupazionale e l’umiliazione pubblica di un lavoratore che ha solo compiuto il suo dovere, alla sottomissione totale dei ferrovieri e di quanti si occupano della sicurezza di chi lavora e di chi viaggia.
L’arroganza aziendale manifestata in questa vicenda si sta propagando anche in altri ambiti, quali il disprezzo per le regole di assegnazione ai turni per PdM e Pdb, le discriminazioni tra lavoratori, l’attacco alle condizioni di lavoro, il rigurgito disciplinare, le intimidazioni a tutti i ferrovieri con particolare accanimento verso i giovani apprendisti con le mille vessazioni quotidiane.
Ricordiamo che questo sciopero è stato già differito tre volte con altrettanti pretestuosi interventi d’autorità dal ministro dei trasporti Altero Matteoli, il 26 settembre, il 29 ottobre e il 28 novembre 2008 sebbene fosse sempre stato proclamato nel pieno rispetto delle regole di legge vigenti.
Nei giorni scorsi con una lettera diretta al sindacato, il direttore del personale, Domenico Braccialarghe, citando anche l’archiviazione del Tribunale di Milano, aveva confermato la disponibilità aziendale a valutare una soluzione transattiva con l’irrogazione di una sanzione di minore gravità rispetto al licenziamento.
Nella serata di ieri, invece, la retromarcia dell’azienda che a mezzo stampa annuncia come pregiudiziale una dichiarazione da parte di De Angelis ‘da rendere pubblica, in cui si riconosca l’assoluta infondatezza di quanto affermato in merito agli incidenti degli eurostar’.
Siamo delusi ed indignati e ci interroghiamo sulle ragioni di questo brusco cambio di rotta.
E’ una richiesta di stampo medioevale che somiglia ad una vera e propria “abiura” e che conferma la natura politica del licenziamento e la volontà di arrivare, attraverso il ricatto occupazionale e l’umiliazione pubblica di un lavoratore che ha solo compiuto il suo dovere, alla sottomissione totale dei ferrovieri e di quanti si occupano della sicurezza di chi lavora e di chi viaggia.
L’arroganza aziendale manifestata in questa vicenda si sta propagando anche in altri ambiti, quali il disprezzo per le regole di assegnazione ai turni per PdM e Pdb, le discriminazioni tra lavoratori, l’attacco alle condizioni di lavoro, il rigurgito disciplinare, le intimidazioni a tutti i ferrovieri con particolare accanimento verso i giovani apprendisti con le mille vessazioni quotidiane.
Ricordiamo che questo sciopero è stato già differito tre volte con altrettanti pretestuosi interventi d’autorità dal ministro dei trasporti Altero Matteoli, il 26 settembre, il 29 ottobre e il 28 novembre 2008 sebbene fosse sempre stato proclamato nel pieno rispetto delle regole di legge vigenti.
Per questo è confermato lo
sciopero nazionale di tutti i ferrovieri
venerdì 23 gennaio, dalle 9,00 alle 17,00
sciopero nazionale di tutti i ferrovieri
venerdì 23 gennaio, dalle 9,00 alle 17,00
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