Continuano le consultazioni tra direzione aziendale Jabil CM e RSU sui carichi produttivi del sito marcianisano della multinazionale americana che nel 2007 ha rilevato la ex Nokia Siemens Networks e relative commesse. Oggetto dell'incontro al vertice, la situazione sui carichi produttivi, in calo e insufficienti per saturare l'impianto.
Da stamane non si fa altro che parlare del fantomatico accordo già siglato che prevederebbe, per il mese di Febbraio, 1 giorno di chiusura collettiva e 5 giorni di ferie "a rotazione" per tutti i dipendenti Jabil CM. Il condizionale è d'obbligo visto che di ufficiale ancora non si sa nulla (nelle bacheche aziendali nessun comunicato).
Nel frattempo, in alcuni reparti particolarmente scarichi, è stata richiesta un pò di flessibilità: via il triplo turno, tutti a turno centrale (così si risparmia sulla maggiorazione oraria e sull'indennità turnisti); spostamento di lavoratori nelle aree maggiormente cariche. Per carità nulla da ridire, bisogna adattarsi e l'importante è lavorare tutti (pia illusione, i nulla-facenti abbondavano e continuano ad abbondare).
Però mettere le mani in tasca al lavoratore ed invogliarlo a mettersi in ferie (diciamo costringere) quando qualche tempo prima gli è stato richiesto qualche sacrificio, non mi pare proprio una cosa giusta.
Tanto più che in alcune aree sono ancora presenti contratti di somministrazione che a quanto pare non sono stati oggetto della riunione sempre perchè a qualcuno (la vecchia banda bassotti colpisce ancora)(ma li volete mettere in pensione questi ultrassessantenni? Ne abbiamo le scatole piene! I requisiti per la pensione valgono anche per loro, non solo per gli onesti lavoratori!) premono molto e la direzione aziendale non vuole mettersi contro personaggi scomodi. Che bravi.
E' così che pensano di mantenere Jabil in Italia nel lungo periodo?(parole loro, hanno riempito i corridoi con 'sto manifesto)
E' così che fanno la differenza con la precedente direzione aziendale che più volte si è macchiata in questo modo? (non mi pare sia cambiato molto, eh?)
Il calo di commesse lo si combatte mettendo in ferie i lavoratori o riducendo gli sprechi ed ottimizzando le risorse esistenti?
E magari nei ritagli di tempo perchè non procacciarsi qualche nuovo cliente invece di aspettare la manna (i soldi) dal cielo dalla Nokia Siemens?
Aggiornamento: congelata per il momento la questione "ferie forzate" causa pareri negativi di alcuni rappresentanti sindacali (quei pochi che davvero sono rappresentanti dei lavoratori).
Da stamane non si fa altro che parlare del fantomatico accordo già siglato che prevederebbe, per il mese di Febbraio, 1 giorno di chiusura collettiva e 5 giorni di ferie "a rotazione" per tutti i dipendenti Jabil CM. Il condizionale è d'obbligo visto che di ufficiale ancora non si sa nulla (nelle bacheche aziendali nessun comunicato).
Nel frattempo, in alcuni reparti particolarmente scarichi, è stata richiesta un pò di flessibilità: via il triplo turno, tutti a turno centrale (così si risparmia sulla maggiorazione oraria e sull'indennità turnisti); spostamento di lavoratori nelle aree maggiormente cariche. Per carità nulla da ridire, bisogna adattarsi e l'importante è lavorare tutti (pia illusione, i nulla-facenti abbondavano e continuano ad abbondare).
Però mettere le mani in tasca al lavoratore ed invogliarlo a mettersi in ferie (diciamo costringere) quando qualche tempo prima gli è stato richiesto qualche sacrificio, non mi pare proprio una cosa giusta.
Tanto più che in alcune aree sono ancora presenti contratti di somministrazione che a quanto pare non sono stati oggetto della riunione sempre perchè a qualcuno (la vecchia banda bassotti colpisce ancora)(ma li volete mettere in pensione questi ultrassessantenni? Ne abbiamo le scatole piene! I requisiti per la pensione valgono anche per loro, non solo per gli onesti lavoratori!) premono molto e la direzione aziendale non vuole mettersi contro personaggi scomodi. Che bravi.
E' così che pensano di mantenere Jabil in Italia nel lungo periodo?(parole loro, hanno riempito i corridoi con 'sto manifesto)
E' così che fanno la differenza con la precedente direzione aziendale che più volte si è macchiata in questo modo? (non mi pare sia cambiato molto, eh?)
Il calo di commesse lo si combatte mettendo in ferie i lavoratori o riducendo gli sprechi ed ottimizzando le risorse esistenti?
E magari nei ritagli di tempo perchè non procacciarsi qualche nuovo cliente invece di aspettare la manna (i soldi) dal cielo dalla Nokia Siemens?
Aggiornamento: congelata per il momento la questione "ferie forzate" causa pareri negativi di alcuni rappresentanti sindacali (quei pochi che davvero sono rappresentanti dei lavoratori).
1 commento:
Sono ex-lavoratore Jabil, della sfortunata sede di Genova.
Ho letto che si parla di ferie forzate.... da noi tutto è iniziato in questo modo e poi in breve tempo, nonostante tutte le promesse dei vertici aziendali, siamo arrivati alla cassa a rotazione ed in seguito alla chiusura.
In bocca al lupo!!!
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